I rapporti conflittuali tra genitori, sfociati nella separazione, non devono pregiudicare la permanenza dell’habitat in cui i minori sono soliti vivere e crescere. Questa la ratio che ha portato il giudice del Tribunale di Larino, il dottor Rinaldo D’Alonzo, a emettere una sentenza innovativa nell’interesse della loro figlia. «La collocazione principale della quale, peraltro, deve essere fissata presso l’attuale casa coniugale nella quale i genitori si alterneranno settimanalmente, per consentire alla bambina di mantenere quanto più possibile inalterate le proprie abitudini di vita; nella settimana in cui un genitore non dimorerà presso l’abitazione coniugale, deve essere garantito un programma di frequentazione che deve prevedere, compatibilmente con le esigenze di lavorative di entrambi e della minore, tre pomeriggi alla settimana, tenendo conto delle aspirazioni della figlia, e senza necessità di ulteriori provvedimenti del giudice, i coniugi potranno di volta in volta modificare la collocazione degli stessi. Nella sentenza vengono disciplinati, ovviamente, anche periodi particolari, come festivi e vacanze, con sospensione dei periodi di collocazione infrasettimanale e mensile stabiliti a favore del padre, deve essere previsto a favore della madre durante le ferie estive e lo stesso varrà durante le festività natalizie e pasquali; di comune accordo fra loro, tenendo conto delle aspirazioni della figlia, e senza necessità di ulteriori provvedimenti del giudice, i coniugi potranno di volta in volta modificare la collocazione degli stessi.