Che sta succedendo nel basso Molise? Non passa una settimana dal colpo d’arma da fuoco esploso a San Martino in Pensilis, che i Carabinieri della compagnia di Larino si trovano a dover indagare su un episodio altrettanto grave, un attentato in piena regola, con una bottiglia di benzina scagliata contro la casa funeraria della famiglia Di Bello, a Larino, in via dei Cappuccini. Per il titolare, Leo, non c’è dubbio, non è un atto vandalico, ma una chiara intimidazione, ma lui ha ribadito che non si farà intimidire. In ogni caso, sia la Procura che i militari dell’Arma si muovono in queste due direzioni. La molotov per fortuna, non ha colpito nel segno fino in fondo, ha fatto divampare un incendio, che proprio grazie alla solerzia dell’intervento dei militari dell’Arma, è stato contenuto, prima che potesse estendersi e provocare danni davvero più ingenti. L’attentato è stato compiuto intorno all’ora di cena, alle 20.15. Sul posto sono intervenuti anche i Vigili del fuoco del distaccamento di Termoli, che hanno estinto il rogo. Il responsabile potrebbe essere stato ripreso dalle videocamere presenti in viale Cappuccini. Al tempo stesso il titolare dell’impresa funebre presa di mira, Leo Di Bello, sabato sera si è recato in caserma per presentare denuncia. Commento anche del sindaco Pino Puchetti: «Queste cose non devono accadere, viviamo in una comunità tranquilla nella quale, al di là di qualche furto, non si verificano episodi legati alla criminalità». «Sicuro chi ha compiuto questo gesto è stato disturbato da qualcuno che stava passando. La bottiglia piena di benzina è stata gettata sotto il portone, ma per metà è rimasta fuori, con un tappeto che ha impedito che entrasse il liquido infiammabile. Certo, poteva andare molto peggio. Un vostro collega mi ha avvertito, alle 20.22. In quel momento non c’era nemmeno nessuno nella casa funeraria. Non è un dispetto alla mia persona, per questo parlo di atto minatorio».

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