Sono trascorsi già 3 anni dalla morte dei gemelli Padulo, travolti e uccisi mentre erano in sella al loro scooter da un’auto sulla strada che porta dall’abitato di Larino al carcere. Proprio nel segno del ricordo di Antonello e Giovanni Padulo è stato intitolato loro il laboratorio di zootecnia dell’istituto Agrario e per Geometri di Larino.
La cerimonia è stata organizzata giovedì scorso all’istituto Agrario e per Geometri “San Pardo” di Larino. I gemelli Antonello e Giovanni Padulo, morti a 16 anni in un incidente stradale avvenuto nella notte tra il 28 febbraio e il primo marzo di tre anni fa. Una giornata carica di emozioni, nel segno del ricordo, che ha visto la partecipazione di tutta la scuola per realizzare un progetto nato dal profondo del cuore. Gli studenti hanno affrescato le pareti dell’aula ispirandosi a temi della natura e degli animali, la grande passione di Antonello, accompagnando le opere con frasi significative come quella di Henri Rousseau: “Niente mi rende così felice come osservare la natura e dipingere quello che vedo”. L’iniziativa è stata possibile grazie a una raccolta di fondi condivisa all’interno della scuola e all’impegno degli studenti che hanno dato spazio alla loro fantasia coordinati dalle professoresse, Anna Rita De Notariis e Giovanna Civitella. La targa è stata scoperta da Giuseppe, fratello dei gemelli Padulo, intervenuto insieme alla mamma Eva D’Attilio che ha ringraziato tutta la scuola e le persone che con grande sensibilità hanno voluto condividere questo progetto significativo rinnovando un messaggio di speranza davanti a decine di studenti: “Cercate di essere tolleranti, generosi ed educati perché questi sono i valori importanti della vita. In questa bella giornata più della drammaticità di quanto avvenuto e che nessuno ci toglierà, vorrei che in questa scuola resterà sempre il ricordo di Antonello, voglio che anche voi un domani potrete ricordarlo bello, felice, contento e particolarmente buono, come effettivamente era”.
L’intitolazione del laboratorio è stata preceduta da un momento di riflessione con gli interventi del preside, Antonio Vesce, del sindaco, Vincenzo Notarangelo, dei professori Romano e Civitella, del parroco don Costantino e del vescovo della Diocesi di Termoli – Larino. “Dove c’è condivisione – ha osservato mons. De Luca – c’è anche Dio con tutti i nostri limiti rispetto a ciò che non si può spiegare. Proprio la condivisione apre il limite alla relazione e su questo dobbiamo scommettere. Oggi celebriamo un evento di vita che vuole fissare l’importanza della relazione che permette di accogliere, capire e valorizzarci reciprocamente anche in una circostanza così dolorosa. Da qui la necessità di coltivare ogni giorno le relazioni e andare oltre le differenze per comprenderci ed entrare in comunione”.
La famiglia Padulo, con i genitori Roberto ed Eva e il figlio Giuseppe, ha voluto donare dei fondi che saranno destinati all’acquisto di strumenti didattici e di attrezzature multimediali per il laboratorio che diventerà uno spazio polifunzionale. L’intitolazione dell’aula segue anche un altro gesto, quello del campetto sportivo comunale dedicato sempre ai due gemelli di Larino, che restano nel cuore di tutti insieme a tanti giovani che sono saliti in cielo prematuramente nel centro frentano e che non saranno mai dimenticati. La passione per lo sport, la natura e gli animali: la vita che continua per chi c’è e per chi continua ad esserci.