La circostanza ripetuta nel giro di poche ore, delle ambulanze impegnate con trasporto Covid e l’emergenza gestita da postazioni più lontane dai luoghi dove i drammi sono avvenuti hanno rinfocolato la polemica politica. «Toma e Florenzano hanno smantellato la rete di emergenza e ora si muore senza essere soccorsi». E’ l’accusa pesante rivolta dal segretario dem Vittorino Facciolla. «È terribile avere ragione quando si tratta di constatare lo sfacelo della Sanità molisana, ma purtroppo è così. Lo avevamo previsto e lo diciamo da mesi che utilizzare le ambulanze del 118 per il trasporto dei pazienti Covid avrebbe lasciato scoperta la rete dell’emergenza-urgenza e purtroppo è avvenuto. Giovedì notte si è verificato un incidente sulla statale 16, vicino Campomarino. Vengono chiamati i soccorsi ma l’unica ambulanza a disposizione su Termoli sta trasportando un malato Covid a Campobasso e così la richiesta rimbalza sull’automezzo a disposizione a Montenero di Bisaccia ma sul luogo dell’incidente arriva per primo, dopo oltre mezz’ora dalla prima chiamata, un mezzo di soccorso di Serracapriola! La stessa cosa è accaduta a Termoli quando un uomo è rimasto schiacciato sotto il cancello della sua abitazione, l’unica ambulanza che in teoria era a 3 minuti dal luogo dell’incidente, era invece impegnata in un trasporto Covid a Campobasso e quindi il territorio di Termoli era scoperto. E ancora, ieri a Bojano un uomo è stato punto da un calabrone ma l’ambulanza sembra fosse impegnata in un’altra emergenza ed i soccorsi sono dovuti partire da Campobasso. Quando i soccorritori sono arrivati a Bojano l’uomo era già morto. Gli operatori del 118, che stanno protestando sostenuti dalle sigle sindacali, si definiscono ormai “i tassisti del Covid” e dicono chiaramente che se qualcuno si sente male rischia di morire senza essere soccorso. Questo è il Molise oggi, questo è ciò che rischiamo quotidianamente noi molisani. Toma e Florenzano, lo ripetiamo ancora una volta, siete del tutto inadeguati a ricoprire i ruoli che vi vedono alla guida della Regione e della Sanità».

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