Anna non era solo una ragazza straordinariamente bella e intelligente, una professionista nel pieno di una brillante e ascendente carriera. Anna era una mamma sensibile e premurosa, una moglie adorabile.
Anna era la figlia che ogni genitore sogna, era la sorella che ognuno vorrebbe: amica, complice e confidente.
Anna aveva sempre una spalla pronta su cui poter piangere; aveva consigli e parole di conforto per tutti.
Anna era amore puro, vero e sincero. Anna era tanto e molto di più.
Anna era una roccia, una guerriera che non si è mai piegata alla dolorosa sorte che la vita le ha riservato, ma l’ha affrontata come solo i giganti sanno fare. Fino alla fine, fino all’ultimo respiro.
Anna se n’è andata troppo presto, strappata all’effetto delle sue due bimbe e dei suoi cari da un male incurabile.
Anna se n’è andata, è vero. Ma il suo amore vive, alimenta i cuori di chi le ha voluto bene e che in lei oggi trae la forza per poter andare avanti.
Il 26 settembre a Limosano, l’Ail, l’Associazione italiana contro le leucemie, linfomi e mieloma, organizza la giornata “Fitwalking for Ail” che sarà dedicata ad Anna.
«Sarà un grande onore – scrive la sindaca Angela Amoroso, sorella di Anna – ospitare a Limosano la manifestazione. A lei, mia sorella, che ha combattuto contro una malattia terribile con una forza straordinaria, inimmaginabile, curandosi fino all’ultimo giorno per restare con la sua famiglia…
Ai suoi meravigliosi occhi scuri – ancora le parole di Angela – che brillavano ogni volta che leggeva la notizia di ricerche oncologiche in corso, di nuove cure che avrebbero potuto permetterle di realizzare il suo unico sogno: crescere le sue adorate bambine. Purtroppo Anna non ce l’ha fatta… ma noi oggi possiamo fare un gesto straordinario: dare, a chi combatte ora e a chi purtroppo dovrà farlo domani, una speranza di cura e… di vita!
Iscriviamoci tutti – l’invito della sindaca -, camminiamo insieme per le strade di Limosano, che Anna amava tanto, doniamo dieci euro alla ricerca, perché il tumore possiamo sconfiggerlo. Io ci credo!».