Proprio nel giorno in cui il Comitato Riccia Borgo Pulito raduna il popolo per discutere sui rischi e sui timori legati alla realizzazione dell’impianto a biomasse, arriva lo stop dell’amministrazione locale. Basterà questo a far rientrare la protesta che ha già valicato i confini comunali? Una mossa attesa in un certo qual senso perché anticipata dal sindaco Pietro Testa che ieri sera ha informato la popolazione che il Suap, lo Sportello unico delle attività produttive, ha avviato il procedimento per dichiarare in autotutela l’inefficacia della Pas-Scia del 22/10/2021 (uno strumento previsto dal D.Lgs 28/2011 (art.6) nella realizzazione di impianti alimentati da fonti rinnovabili), inibendo così l’inizio dei lavori di realizzazione dell’impianto, vista la non ottemperanza, da parte della società che ha presentato il progetto, di alcune clausole autorizzative.
Nel ribadire la propria linearità di azione nonché l’attenzione e la sensibilità alle tematiche ambientali, proprio perché l’argomento risulta essere di notevole rilevanza pubblica, l’amministrazione comunale ora invita chiunque lo ritenga utile a presentare agli uffici amministrativi del Comune di Riccia memorie scritte, documenti e osservazioni in merito. Per quanto riguarda invece il progetto presentato al Mite e relativo all’impianto eolico da realizzare sempre in contrada Piano della Melia, l’amministrazione comunale, per quanto di sua competenza, ha presentato al Ministero le osservazioni relative all’ impatto ambientale e paesaggistico che l’opera potrebbe determinare in quell’area vista la presenza di Siti di interesse comunitario e Zone di protezione speciale, nonché la presenza di ben 4 laghi tra i quali quello denominato Calcarelle esso stesso Sic. «In caso di eventuale proseguo dell’iter amministrativo da parte del Ministero – fanno sapere dal Municipio – questa amministrazione intenderà opporsi in sede di Conferenza dei servizi con la Regione Molise, facendo valere le proprie ragioni e le istanze dei cittadini relative al rispetto e alla tutela ambientale e paesaggistica della zona coinvolta. Vogliamo rimarcare ancora una volta che l’amministrazione comunale non si può arrogare nessun potere decisionale autonomo, sull’autorizzazione di qualsiasi richiesta di attività privata in ambito industriale o residenziale, ma può solamente vigilare sulla corretta applicazione della normativa vigente, dell’iter procedurale e delle eventuali dichiarazioni rilasciate dai proponenti.