Case in vendita a un prezzo simbolico per ripopolare i nostri piccoli borghi. Già sperimentato a Limosano, il progetto è stato appena approvato anche dalla giunta comunale di Sant’Elia a Pianisi.
L’amministrazione guidata dal sindaco Biagio Faiella punta in questo modo a riordinare e valorizzare il patrimonio immobiliare esistente, costituito in parte da abitazioni vuote, abbandonate, con scarsa manutenzione o addirittura fatiscenti. Il recupero e riqualificazione di tali immobili è la mission del progetto “Sant’Elia a Pianisi- Case a un euro”. Ma favorire l’insediamento abitativo di nuove famiglie e di attività commerciali nel borgo significa anche concorrere alla crescita socio-economica del paese, attraverso il recupero di un tessuto storico, architettonico e urbanistico di vitale importanza.
Ma vediamo nel dettaglio le finalità, soprattutto di interesse pubblico, che il Comune intende perseguire con l’iniziativa progettuale approvata lo scorso 3 giugno: recupero e riqualificazione urbanistico-edilizia degli immobili siti nel Comune di Sant’Elia a Pianisi con particolare riferimento a quelli ubicati nel centro urbano, patrimonio di notevole interesse pubblico e di bellezza storico-architettonica; razionalizzazione e velocizzazione delle procedure di recupero, consolidamento e risanamento, anche complementari interventi pubblici di riqualificazione urbana su strutture, strade ed aree; eliminazione dei possibili rischi per la pubblica incolumità derivanti dal pericolo di crollo di alcune abitazioni fatiscenti, anche mediante demolizione parziale, concordata con gli organismi di tutela, di quegli immobili non venduti o di scarso interesse, che si dimostrino utili al recupero di spazi da destinare a verde pubblico attrezzato; rivitalizzazione in particolare della parte storica del paese, restituendola alla sua funzione storica di centro propulsivo di vita, di cultura ed attività, favorendo l’insediamento abitativo di nuove famiglie, di attività commerciali e sociali, economizzando, attraverso il coinvolgimento dei privati, i costi di recupero, di risanamento, restauro, riqualificazione urbana e messa in sicurezza degli immobili interessati e riducendo nel contempo la cementificazione del territorio; concorrere alla crescita socio-economica del paese, attraverso il recupero di un tessuto storico, architettonico e urbanistico di vitale importanza e consentire, successivamente, all’erario statale, regionale e comunale di conseguire apprezzabili entrate, di rispettiva spettanza, provenienti dal recupero abitativo e dall’ampliamento della base impositiva; concorrere all’attuazione dell’integrazione socio-culturale, da conseguire attraverso l’estensione dell’offerta abitativa, commerciali e sociale, anche a soggetti non residenti.
Nell’ambito delle attività connesse alla realizzazione del progetto, il Comune svolgerà un ruolo di portatore principale degli interessi pubblici. Per le procedure di assegnazione degli immobili saranno osservate adeguate forme di trasparenza e di pubblicità, anche in relazione all’obiettivo di valutare concorrenti proposte di acquisto degli immobili secondo le specifiche disposizioni del bando.

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