Marcia indietro del sindaco Gianni Meffe che subito dopo la proclamazione aveva nominato come assessore esterno Valentina Colli, candidata non eletta della lista “Torella nel Cuore”. Una indicazione che però non ha tenuto conto dell’articolo 23 dello Statuto comunale che prevede la possibilità di nominare sì un esterno ma «in ragione di comprovate competenze culturali, tecnico-amministrative» e tra i cittadini «che non hanno partecipato come candidati alla elezione del consiglio». Da qui il dietrofront di Meffe che ha dovuto ‘ripiegare’ su Lorenzo D’Alessandro, nuovo assessore. Resta invece in giunta con la delega di vice sindaco Nicoletta Di Placido, prima degli eletti nell’ultima tornata elettorale. Il passo ‘falso’ del nuovo primo cittadino di Torella è stato subito stigmatizzato dall’opposizione consiliare che, nella prima seduta del consiglio comunale, ha chiesto l’annullamento della nomina di Valentina Colli.
«Così, il vanto di una giunta giovane e tutta al femminile già si è spento e frantumato per un inciampo del sindaco dovuto ad una norma non letta bene anche se era stata riportata nel precedente Decreto 4/2022 di nomina – il commento dei consiglieri di opposizione – Con decreto sindacale n. 7/2022 è stata ratificata la nuova nomina ad assessore del consigliere Lorenzo D’Alessandro in sostituzione di Valentina Colli anche se lo stesso sindaco ha manifestato l’intenzione di volere giungere ad una successiva modifica dello Statuto comunale per adattarlo alle volontà dello stesso. Auspichiamo – chiudono i consiglieri di minoranza del Comune di Torella del Sannio – che in futuro si facciano scelte più attente e ragionate in ottemperanza a quanto già stabilito da Statuto e Regolamenti e non nomine illegittime con successive modificazioni di norme esistenti».

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