Il sindaco Pietro Testa è su tutte le furie. Ieri mattina la notizia che dal primo giugno la postazione del 118 di Riccia – insieme a quelle di Santa Croce e Montenero di Biasccia – sarà demedicalizzata l’ha appresa da Primo Piano. E la reazione è stata piuttosto forte contro l’Asrem, sia sul piano della comunicazione sia nel merito della decisione che consentirà – questa la ratio – di coprire i turni in tutte le 16 sedi territoriali (e di mandare in ferie il personale in servizio) con quello che passa il convento: appena 40 camici bianchi quando invece ne servirebbero 96. Un altro “giro di vite” che però rischia di «tramutarsi i un danno irreparabile per la sicurezza dei cittadini» secondo il sindaco di Riccia che con gli altri amministratori ha già concordato la necessità di agire con urgenza richiedendo un incontro immediato ai vertici di via Ugo petrella e con i rappresentati del governo regionale, per discutere delle gravi conseguenze di questa scelta e per esigere soluzioni strutturali e non temporanee.
«Per prima cosa lamentiamo la totale assenza di comunicazione tra l’Asrem ed i nostri municipi, ancora una volta all’oscuro delle intenzioni dell’Azienda sanitaria. Non è più tollerabile che notizie tanto importanti per le nostre comunità siano apprese dalla stampa e non attraverso un dialogo costante e costruttivo tra gli enti dello Stato, come dovrebbe essere – sbotta il sindaco di Riccia Pietro Testa – Ancora più importante è che la salute dei nostri cittadini non può essere compromessa da una politica di tagli sanitari che sta lasciando intere comunità senza assistenza territoriale adeguata. Il declassamento delle postazioni del 118 non è solo inaccettabile, ma mette in pericolo vite umane. Non possiamo permettere che ciò avvenga senza una reazione decisa e congiunta da parte delle nostre amministrazioni – aggiunge il primo cittadino di Riccia – Insieme ai colleghi di Montenero e Santa Croce pretendiamo un piano di intervento che garantisca la presenza costante di medici a bordo delle ambulanze del 118 e che assicuri un servizio sanitario efficiente e sicuro per tutte le comunità coinvolte. La politica dei tagli non può continuare a penalizzare territori già in difficoltà, e la tutela della salute pubblica deve tornare ad essere una priorità. Qualora non dovessimo ottenere risposte certe, esaustive ed immediate dalle autorità competenti – conclude il sindaco Testa – siamo pronti a mobilitare la popolazione per difendere il diritto fondamentale alla salute e alla sicurezza sanitaria dei nostri cittadini e a porre in essere ogni altra azione giuridica e politica necessaria».

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