Due equipaggi del 118 – uno partito da Castelmauro, l’altro da Trivento, poco dopo le 8 di ieri mattina –, sono arrivati a sirene spiegate a Montefalcone nel Sannio, dove – per cause al vaglio della Stazione dei Carabinieri del paese –, una bimba di 10 anni è stata investita da un’auto, una Fiat Bravo.
Come si evince dalla foto pubblicata accanto, l’incidente è accaduto all’ingresso del centro abitato, lungo via Cardinale, strada che qualche centinaio di metri più avanti confluisce nella Provinciale 78 (direzione San Felice del Molise), che a sua volta incrocia la Provinciale 81 (direzione Acquaviva Collecroce).
I sanitari giunti sul posto, intuita la gravità dei traumi subiti dalla bambina nell’impatto, hanno chiesto immediatamente l’intervento dell’elisoccorso (servizio di cui il Molise è sprovvisto). Dal vicino Abruzzo si è levata in volo un’eliambulanza, atterrata nel campo sportivo di Montefalcone, dove nel frattempo la piccola era stata trasportata e, per quanto possibile, stabilizzata dal medico del 118.
L’elicottero in pochi minuti ha raggiunto l’ospedale “Santo Spirito” di Pescara. La bambina è subito entrata in sala operatoria per essere sottoposta a un delicato intervento chirurgico alla testa. Le condizioni sono critiche e la prognosi è riservata. Ma l’intervento – si apprende dal nosocomio abruzzese – è riuscito.
Sulla dinamica dell’incidente faranno luce i Carabinieri. Da quanto si apprende, la bimba, che abita a pochi metri da dove è avvenuto il terribile impatto, in una contrada di Montefalcone (contrada San Pietro), stava raggiungendo a piedi la fermata dell’autobus, a bordo del quale sarebbe arrivata nel luogo dove si sta svolgendo in questi giorni una colonia estiva, a cui partecipava.
Come è evidente nella foto, la strada dove è accaduto l’incidente è stretta. La posizione dell’auto lascia presupporre – ma è solo un’ipotesi – che l’uomo al volante dalla Fiat, un 55enne di Montefalcone, abbia tentato una manovra disperata per evitare di colpire la piccola.
Il sindaco Fabio Pasciullo, raggiunto telefonicamente da Primo Piano Molise, è apparso sconcertato e molto provato per l’accaduto. «Sono ore attesa e di grande angoscia – ha riferito – per tutta la comunità di Montefalcone. In questi istanti possiamo solo pregare e sperare che arrivino notizie rassicuranti».
A Carabinieri e magistratura il compito di stabilire le cause, Pasciullo parla comunque di «tragica fatalità».
Fermo restando gli accertamenti in corso ed eventuali responsabilità, il sindaco definisce un «buon uomo» il 55enne che era alla guida dell’auto che ha investito la bimba. «Non doveva accadere, speriamo che il Signore accolga la preghiera di tutta la nostra comunità».
L’incidente avvenuto ieri mattina all’ingresso di Montefalcone nel Sannio ha generato sgomento in ogni angolo della regione. È evidente, se ancora non fosse chiaro, che il Molise deve dotarsi quanto prima di un servizio di eliambulanza. Bene la convenzione con l’Abruzzo, che tuttavia (e com’è giusto che sia), dà priorità alle proprie emergenze. Per intenderci: se l’elicottero fosse stato impegnato nel trasporto di un paziente abruzzese, non avrebbe accettato la richiesta di soccorso partita dal Molise.
Così come è necessario che l’ambulanza abbia il medico a bordo. La stabilizzazione di un traumatizzato, com’è accaduto per la piccola investita, è di esclusiva competenza medica. Non sarà certo un caso se sono arrivate a Montefalcone due ambulanze per un solo ferito. Una, infatti, era in formazione India, ovvero, demedicalizzata. ppm

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