Dal 30 maggio all’1 giugno a Civitacampomarano torna il festival internazionale di street art diretto da Alice Pasquini, per celebrare Due lustri di rigenerazione culturale, bellezza condivisa e arte partecipata.
Dieci anni fa, un piccolo borgo del Molise quasi disabitato accoglieva un’idea semplice ma visionaria: usare la street art per riportare vita, colore e persone tra le sue strade. Oggi, Civitacampomarano è conosciuto nel mondo come un luogo-simbolo della rinascita attraverso l’arte. Dal 30 maggio all’1 giugno 2025, questo stesso borgo ospiterà la decima edizione di CVTà Street Fest, festival internazionale diretto da Alice Pasquini, una delle voci più autorevoli della street art contemporanea, recentemente insignita del titolo di Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
Promosso dall’associazione culturale CivitArt in collaborazione con il Comune di Civitacampomarano, il festival si conferma evento gratuito, inclusivo e straordinariamente attrattivo, capace di richiamare ogni anno circa 25mila visitatori da tutta Italia e dall’estero.
In un decennio, oltre 50 artisti di fama internazionale hanno lasciato il proprio segno sui muri del paese, trasformandolo in un museo a cielo aperto unico nel suo genere. Più di 90 opere murali si fondono con la pietra antica del borgo, con i suoi scorci intatti, i vicoli silenziosi e le case abbandonate, dando vita a una simbiosi tra arte e contesto.
CVTà Street Fest è divenuto così un modello di arte relazionale, capace di innescare un circolo virtuoso: cittadini che tornano a vivere il paese, nuove attività commerciali, attenzione internazionale e rigenerazione identitaria.
Gli artisti del decimo anno
Per l’edizione 2025, il festival accoglie alcune tra le firme più note della street art mondiale: Jaune (Belgio), con i suoi ironici operatori ecologici in miniatura, protagonisti di scene surreali e urbane; Case Maclaim (Germania), pioniere del fotorealismo murale, con figure sospese tra realtà e sogno; Lucy McLauchlan (UK), e il suo inconfondibile tratto fluido e organico ispirato alla natura; Twoone (Giappone), che fonde visioni oniriche e simbolismo tra Oriente e Occidente; Xenz (UK), artista dalla carriera trentennale, noto per paesaggi onirici e atmosfere rarefatte; Elfo (Italia), figura cult della street art concettuale, dissacrante e virale.
A questi si aggiunge un ritorno molto atteso: Alice Pasquini stessa tornerà a dipingere, per celebrare i dieci anni dalla prima opera che ha dato il via all’avventura del festival.
L’arte visiva si intreccia con musica di altissimo livello. Sul palco di CVTà 2025 salirà Daddy G, leggendario membro fondatore dei Massive Attack e padre del sound di Bristol. Con lui, il celebre DJ Vadim (Russia–UK) e l’italiano MistaP, per una colonna sonora notturna che trasformerà il borgo in un laboratorio di sonorità urban, elettroniche e globali.
Il programma prevede anche attività di partecipazione e scoperta, come il workshop di Urban Photo Hunts, a cura di Terza Natura, che invita a esplorare lo spazio urbano con creatività, e una poetry slam aperta al pubblico, dove i poeti si sfidano “a suon di versi” sul filo dell’improvvisazione.
Casa Cuoco, dimora storica dell’illuminista Vincenzo Cuoco, restaurata grazie a un progetto Airbnb–Anci–MiBAC e sede simbolica del festival, tornerà ad accogliere artisti e ospiti internazionali, proseguendo la sua vocazione di luogo d’incontro e contaminazione creativa.
“Cvtà Street Fest è arte, ma anche politica, comunità, sogno e bellezza condivisa”, spiega Alice Pasquini. «In questi dieci anni abbiamo visto un piccolo paese resistere allo spopolamento, diventare punto di riferimento per l’arte urbana internazionale e simbolo di un’Italia minore che non si arrende».
Il Molise che resiste – e rinasce – trova a Civitacampomarano il suo epicentro poetico e sociale. Lì dove l’arte si intreccia alla pietra, la musica attraversa i boschi e le parole accendono l’identità.
Ingresso gratuito. Info e aggiornamenti su: www.cvtastreetfest.it

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