È ancora ricoverato nel reparto di Chirurgia dell’ospedale Cardarelli ma le sue condizioni stanno lentamente migliorando. Per fortuna il 37enne vittima dell’accoltellamento di sabato sera a Riccia non è in pericolo di vita. Una notte di follia di cui i cittadini non sanno darsi una spiegazione, la comunità del piccolo comune del Fortore è ancora sotto shock. Una lite scoppiata per futili motivi che si è trasformata quasi in tragedia. Un epilogo che nessuno avrebbe potuto immaginare: i due ragazzi, di 24 e 25 anni, che hanno aggredito il geometra e accusati di tentato omicidio in concorso sono in attesa dell’udienza di convalida degli arresti. Il 25enne, quello che secondo le prime ricostruzioni avrebbe materialmente accoltellato il 37enne colpendolo al fegato e alla colonna vertebrale, si trova in ospedale (alla notizia del suo arresto ha accusato un malore) piantonato dai Carabinieri. Il 24enne invece è rinchiuso nel carcere di via Cavour. È difeso dagli avvocati Giuseppe Fazio e Assunta Sulmona che, in attesa dell’udienza che il gip dovrebbe fissare nella giornata di oggi, hanno preferito non sbilanciarsi nelle dichiarazioni. «Ci siamo attivati per espletare le indagini difensive – l’unico commento dell’avvocato Fazio – e nelle prossime ore ascolteremo chi sabato sera ha assistito alla scena».
La lite, poi degenerata, infatti è avvenuta alla presenza di numerose persone accorse in paese per il Riccia Folk Festival. Ancora ignoti i motivi del diverbio, ma ad alimentare la rabbia ci hanno pensato l’abuso di alcol. I due giovani infatti, visibilmente ubriachi, hanno iniziato ad importunare il 37enne. L’uomo, per evitare ulteriori problemi, si è allontanato. «Sappiamo dove abiti, veniamo a prenderti dopo», la frase che hanno ascoltato i presenti e la vittima. E infatti poco dopo il geometra è stato aggredito poco distante dalla sua abitazione, nonostante avesse tentato di chiedere aiuto ad un parente. Due coltellate, poi la fuga.
Il ragazzo è stato soccorso da alcuni passanti e successivamente dal personale del 118 il quale. Nel frattempo, i carabinieri hanno ricostruito la vicenda e avviato le ricerche. Il 25enne è stato ritrovato al poliambulatorio di Riccia dove si era recato per farsi medicare la mano ferita durante l’aggressione, il 24enne a casa della nonna. Nelle abitazioni dei due giovani sono stati poi trovati gli abiti sporchi di sangue, mentre il coltello di 17 centimetri utilizzato per l’aggressione è stato gettato in un tombino e recuperato dai militari.