Resteranno in stato di arresto ma ai domiciliari i due ragazzi accusati di tentato omicidio dopo l’accoltellamento a Riccia di sabato scorso. Il 25enne ha lasciato il carcere di via Cavour, mentre il 24enne è ancora in ospedale, dove è ricoverato da domenica mattina per una patologia cardiaca. Ieri mattina il gip Enrico Di Dedda ha infatti convalidato gli arresti dopo le due udienze tenute rispettivamente nella casa circondariale del capoluogo e al Cardarelli. In serata ha accolto le richieste dei legali dei due indagati, disponendo così una misura meno afflittiva.
Il 25enne di Campobasso, difeso dei legali Giuseppe Fazio e Assunta Sulmona, ha risposto a tutte le domande del giudice. «Il ragazzo – ha spiegato l’avvocato Fazio – ha svolto un interrogatorio molto esaustivo ed ha ricostruito tutti i momenti della serata di sabato, rimarcando la sua completa estraneità all’accoltellamento». Secondo la difesa infatti il ragazzo non solo non ha materialmente impugnato l’arma e sferrato i due colpi al corpo del geometra 37enne, ma ha anche tentato di dividere i due, ferendosi a sua volta, e ha allertato i carabinieri. «Ci sono diversi elementi raccolti sia nel corso delle nostre indagini – ha rimarcato Fazio – che in quella dei carabinieri che dimostrano la sua estraneità. Ci sono anche molti testimoni che hanno assistito al diverbio in piazza, a cui il nostro assistito non ha preso parte.
Si è invece avvalso della facoltà di non rispondere il 24enne ricoverato in ospedale. «Le sue condizioni di salute – ha motivato il suo legale Nicolino Cristofaro – non legittimavano un sereno interrogatorio. Per cui, di comune accordo con la famiglia e per evitare un aggravamento della patologia, abbiamo preferito non rispondere. Questo non vuol dire che rinunceremo a difenderci – ha concluso il legale – e non appena le condizioni del ragazzo ce lo consentiranno, chiederemo al giudice di essere ascoltati».