Gli esperti dicono che il picco dei contagi in Italia ci sarà tra il 23 e il 25 marzo. In uno scenario apocalittico, in cui è assai arduo fare previsioni, un team multidisciplinare all’Università di Genova – composto da infettivologi, esperti di sistemi complessivi e informatici – ha azzardato il pronostico che molto dipenderà anche dal comportamento degli italiani rispetto al divieto di uscita. Bisognerà dunque aspettare una settimana per avere qualche conferma della previsione. C’è però anche un’altra notizia che arriva da Codogno, la ‘zona rossa’ dove si è riscontrato il primo caso di Covid-19, ed è una buona notizia di cui ce n’era proprio bisogno: il numero dei contagiati qui è calato drasticamente fino a toccare lo zero per la prima volta dall’inizio dell’emergenza. Un risultato arrivato perché il 99,94% della popolazione di Codogno ha rispettato le regole ferree della zona rossa. Insomma Codogno è la certificazione che i buoni comportamenti e il rispetto delle regole, puntuale e preciso, portano al raggiungimento del risultato.
In Molise – e soprattutto nella zona del Fortore – dopo i recenti contagi a Riccia aumenta l’allerta dei sindaci che invitano i cittadini a rispettare la ‘stretta’.
Biagio Faiella, primo cittadino di Sant’Elia, ieri ha fatto di nuovo appello al senso di responsabilità della sua comunità. «Cari Santeliani, vorrei riprendere il messaggio condiviso con voi qualche giorno fa: il contributo di ognuno di noi è oggi più che mai determinante e sostanziale. È il momento della responsabilità.
Invito nuovamente tutti coloro che hanno fatto ritorno a Sant’Elia a Pianisi nell’ultimo periodo di segnalarlo, anche se in ritardo, alle autorità predisposte e alla nostra amministrazione.
In questo momento, dati anche i casi registrati nelle aree limitrofe, è necessario avere una panoramica dettagliata, completa e aggiornata. Qui i numeri da contattare:
– 0874409000; – 0874313000.
Inoltre – continua il sindaco Faiella – colgo l’occasione per invitare i cittadini tutti a seguire le regole imposte dal governo nazionale e regionale. Inconsapevolmente ognuno di noi potrebbe essere portatore del virus. Evitiamo atteggiamenti dannosi, è in pericolo la salute di tutti.»