Anche nella casa di riposo di Riccia i tamponi effettuati su ospiti e operatori sanitari sono risultati tutti negativi.
Ed è una bella notizia che conforta residenti e amministrazione locale che hanno vissuto momenti non facili all’inizio del lockdown, con restrizioni più severe rispetto al resto dei comuni molisani.
I test su nonni e lavoratori della Comunità alloggio anziani situata in piazza Umberto I° e gestita dalla cooperativa sociale “La Sfinge” sono stati eseguiti martedì 21 marzo. Ieri è toccato al sindaco comunicare il verdetto che certifica la struttura ‘Covid-free’.
E non è un responso di poco conto considerato che proprio le Rsa in questo momento sono nel mirino dell’Oms. Ieri il direttore Hans Klige ha detto che quasi la metà delle persone morte per coronavirus in Europa era ospiti di case di riposo. Un problema che riguarda pure l’Italia dove il caso più scandaloso è il Trivulzio di Milano, già noto alle cronache perché proprio da lì ebbe inizio Tangentopoli.
Con il passare dei giorni emerge che i tamponi positivi che arrivano nei laboratori provengono proprio dalle case di riposo E gli esperti dicono che aumenteranno ancora.
«Un atto dovuto – commenta infatti il sindaco Pietro Testa fornendo la buona notizia alla sua comunità – in quanto i soggetti anziani ospiti di Rsa e case di riposo risultano essere quelli più duramente colpiti dal coronavirus sul territorio».
«Colgo l’occasione – conclude il primo cittadino di Riccia – per ringraziare tutti i riccesi per il grande senso di responsabilità dimostrato in questo duro periodo riconfermando ancora una volta che il nostro è un popolo unito e che uniti ne usciremo».

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