Non è un semplice avvicendamento. La comunità di Pietracatella non si dà pace e incalza monsignor Bregantini che ha deciso di trasferire, dopo appena sei mesi dalla nomina, il parroco del paese. «Non può essere “normale” nominare un parroco il 19 dicembre 2019 e trasferirlo il 24 giugno 2020» tuona una donna di Pietracatella che in una nota inviata in redazione spiega: «Don Mauro è stato viceparroco un paio di anni, dividendosi con la Parrocchia di Monacilioni, da dicembre è stato nominato parroco e in pochi mesi ha saputo farsi apprezzare da tutta la comunità. Se ci sono motivi oggettivi, il Vescovo venga a spiegarli ad una popolazione che si sente presa in giro e non rispettata nella propria dignità». Una richiesta che fa propria il Comitato Pro parrocchia che, in una lettera spedita in Curia e corredata da 600 firme, invita padre Giancarlo a spiegare i motivi di questa scelta giunta come un fulmine a ciel sereno in paese dove, da 5 giorni ormai, la popolazione, in maniera pacifica, protesta perché non vuole restare senza la ‘sua’ guida spirituale.
LA LETTERA APERTA
Eccellenza Mons. Giancarlo Bregantini,
siamo i fedeli, i cittadini e le diverse associazioni e comitati della Comunità di Pietracatella. Le scriviamo perché siamo amareggiati per la decisione di trasferire il nostro Parroco don Mauro Geremia – presentato da Lei a dicembre 2019 – presso la Parrocchia di Gambatesa. In quell’occasione Lei chiese alla Comunità la massima accoglienza e collaborazione. E così è stato, tutta la Comunità si è fatta avanti con fede e carità verso don Mauro.
E così, per tutto il nostro paese, don Mauro, in pochi mesi, è stato una guida spirituale speciale – soprattutto nel periodo di lock down del Covid-19- , ha fatto del bene a tutti con il suo carisma e il suo impulso missionario; ci ha guidati in un nuovo cammino di fede profondo. Don Mauro è quello che si definisce il vero prete di Comunità, è sceso in strada, tra la gente, con il suo operato, facendo in modo che la Chiesa uscisse dai suoi confini territoriali per andare incontro agli esclusi e a coloro che hanno smarrito il contatto con la fede.
Questa che le inviamo è una semplice e umile lettera, scritta d’impulso ma scritta col cuore, perché come si suol dire: “Le vie del Signore sono infinite”. Ci hanno detto che le nomine di un Vescovo sono irrevocabili e irremovibili, ma dovrebbero essere spiegate e giustificate. Eccellenza, se lei avesse visto il disappunto e la rabbia di tutta la Comunità quando ha saputo che don Mauro avrebbe lasciato la nostra Parrocchia per un’altra dello stesso target!!
Questa Comunità sta attraversando un momento difficile e, per un paesino del Sud, dove c’è un “deserto” per i giovani, un parroco come don Mauro è di vitale importanza. Siamo un gregge di anime che ha bisogno del suo Pastore per non
disperdersi. Don Mauro ha iniziato un intenso percorso spirituale – già da collaboratore del parroco precedente don Antonio – con i nostri bambini, le coppie di sposi ed i ragazzi che all’improvviso verrà interrotto…Come spiegare tutto questo alla Comunità?
La preghiamo, Sua Eccellenza, di revocare questa nomina, facendo rimanere don Mauro presso la nostra Parrocchia per continuare il cammino di Fede che ha iniziato: se la nostra richiesta venisse accolta sarebbe una grande carica di Speranza e di Fede per tutti noi. L’impossibile sarà reso possibile… anche questo significa aver fede… ed è proprio la Fede e la fiducia in Lei che abbiamo che ci porta a scriverle. “L’impossibile può essere possibile solo se è Dio a volerlo”.
Se con questa lettera abbiamo toccato le corde del suo cuore La preghiamo di aiutarci a rendere l’impossibile fattibile…ci aiuti a ridarci la Speranza ai nostri figli, dimostrando che la Chiesa non è solo burocrazia, non è solo testa, ma anche cuore.
Nella speranza che questa nostra richiesta venga accolta, la ringraziamo per il tempo dedicatoci e le auguriamo che lo Spirito Santo possa guidarla verso la migliore decisione per la nostra Comunità.
Pietracatella, 28 giugno 2020
La Comunità di Pietracatella