Doveva partire per arruolarsi nell’Esercito a fine maggio, tra 2 settimane, invece una circostanza tragica l’ha visto perire su un campo di calcetto, a soli 19 anni. Un dramma ha colpito la città di San Salvo. Giovedì sera presso il campo di calcetto della marina di San Salvo, un ragazzo Christian Cerbone, di 19 anni, ha accusato un malore, accasciandosi al suolo. Gli amici, tra cui alcuni di Montenero di Bisaccia, hanno subito allertato il 118 che ha condotto il giovane presso l’ospedale di Vasto. Successivamente, vista la gravità della situazione e dopo vari tentativi di rianimarlo, il giovane è stato trasferito a Chieti. I medici del reparto di cardio-chirurgia del nosocomio di Chieti hanno tentato il tutto per tutto, ma il giovane non ce l’ha fatta, purtroppo è deceduto prima che i medici potessero intervenire. Sconcerto e dolore di tutta la città, per la scomparsa di uno dei suoi giovani figli. Per disposizione della Procura competente, si procederà all’autopsia da parte della Procura per appurare le cause della morte di Christian Cerbone, il 19enne deceduto ieri sera dopo una partita di calcetto al campetto del circolo tennis di San Salvo marina. Lo sgomento da parte dell’intera comunità è grande, soprattutto per l’ottimo stato di salute del ragazzo secondo quanto racconto familiari e amici. Sembra infatti, che il ragazzo si fosse da poco sottoposto ad un accurato check up, per entrare nell’esercito italiano, per il quale sarebbe dovuto partire entro poche settimane. Tanti i messaggi pubblicati sulle pagine Fb e Instagram del ragazzo, da parte degli amici, c’è il ricordo di Loris, “Non so cosa dire amico mio, eri lì a giocare come al solito e non ho parole per quello che ti è successo, solo lacrime. Mi manchi e vorrei averti vicino, ma non è possibile. Un giorno ci ritroveremo a ridere e scherzare insieme”, o quello di Luciano Torricella: “Mi ricordo come fosse oggi 4 anni fa, quando ti sei presentato davanti alla cassa della Caravella con tua madre. Tua madre mi chiese se avevo bisogno di personale, io risposi di si però c’era una prova da effettuare per vedere se eri in grado di svolgere quel lavoro. Tu subito rispondesti “Non c’è problema”. Sei andato via, ma già dentro il mio cuore ho pensato che la prova era solo una formalità e che presto avresti fatto parte dello staff Caravella. Quello staff che per te e per noi è stata una seconda famiglia. Anche quando non lavoravi il tuo cuore era alla Caravella, dopo il turno di mattina ti facevi il bagno e poi sotto l’ombrellone a riposare, ho sempre detto che quello era il riposo del guerriero, perché solo chi è un guerriero può lavorare alla Caravella. Ti sei sempre dimostrato un ragazzo gentile, disponibile e soprattutto generoso. Mai arreso difronte a niente e questa caratteristica ti distingueva da tutti. La cosa che più ci rammarica che tutto questo è durato poco, ma ringraziamo il Signore non di averci tolto il guerriero, ma di averci donato un esempio di vita, perché caro amico nostro nessuno muore mai se vive sempre dentro al cuore degli altri. Il nostro non è un addio ma un arrivederci”. Intanto, si terranno martedì 14 maggio alle ore 11 presso la chiesa di San Giuseppe a San Salvo, i funerali del giovane Christian Cerbone. Il corpo del giovane rientrerà con molta probabilità nella tarda serata di lunedì dopo esser sottoposto dall’autopsia disposta dalla Procura di Vasto per accertare le dinamiche che hanno condotto alla morte del ragazzo. Grande il dolore di tutta la città che si è stretta intorno alla famiglia.
Nella vita nulla ci è dovuto ciò che possiamo fare e godere ciò che ci è donato R.I.P.