Come avvenuto già a settembre e ottobre, pure nel mese di novembre ci saranno criticità rispetto al servizio di reperibilità dell’emodinamica. Unico rilievo meno emergenziale, la drastica riduzione di turni scoperti, che interesserà otto giorni e non 20 come nel mese finito ieri e anche considerato quanto avvenuto a settembre, dove c’era stata una coperta corta per alcuni giorni nell’ultima decade, il tendenziale è in recesso, ma resta comunque l’allerta, poiché anche un singolo turno senza possibilità di trattare in loco le emergenza di natura cardiovascolare è un vulnus per il territorio, come ha messo a fuoco sabato scorso il cardiopatico Antonio Di Francia nell’appello lanciato alla cittadinanza.
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