Prospettive più concrete per l’insediamento della gigafactory Stellantis a Termoli. Qualcosa era nell’aria. Lo si capiva dalla richiesta di incontro di Federmeccanica e Anfia, assieme alle organizzazioni confederali di settore, che avevano spinto sull’acceleratore, chiedendo un briefing a stretto giro coi 4 Ministri del Governo Draghi afferenti ai temi della transizione ecologica e allo stesso capo del Governo. Il progetto della gigafactory di Termoli è centrale non solo nel panorama industriale italiano, ma anche per capire le reali intenzioni di Stellantis. Un investimento da oltre 2,5 miliardi di euro, a cui Palazzo Chigi, attraverso il Pnrr, contribuirebbe con 370 milioni di euro, poco più di un terzo di quel miliardo di euro iscritto a referto nelle schede che individuano tre gigafactory di prossima realizzazione nel Paese, di cui a Termoli l’unica nel comparto automotive. Un dato che avevamo peraltro già evidenziato alcune settimane fa. Dopo la visita del ceo Carlos Tavares nella giornata di mercoledì 19 gennaio, che aveva un po’ raggelato gli animi, vista la mancanza di conferme e dettagli relativi al progetto, specie dopo le dichiarazioni con cui aveva scosso tutta l’opinione pubblica italiana, con interviste in cui chiedeva all’Esecutivo e a Draghi di intervenire a sostegno del mondo automobilistico, frenato anche da un costo del lavoro significativo, a raffronto con altre realtà internazionali, sul territorio e nelle istituzioni si era scatenato un bailamme di interventi e prese di posizione, anche politiche e istituzionali, come ad esempio al Comune di Termoli, per iniziativa di Vincenzo Sabella, e nella Rsa, che si è riunita chiedendo al territorio di fare quadrato attorno allo stabilimento. Ieri mattina è giunta l’indiscrezione più attesa, quella sull’intesa in via di perfezionamento tra Azienda e Governo, proprio attraverso i 370 milioni di euro del Pnrr. Non ci sono state reazioni ufficiali da parte delle organizzazioni sindacali, poiché si attende l’ufficialità, magari dopo l’incontro in programma già oggi al Mise, ma quanto riferito dal collega di Repubblica Diego Longhin ha fatto tirare ai più un sospiro di sollievo, dopo giorni e giorni di apnea, in cui il certo era improvvisamente diventato incerto. L’articolista ha dato merito alla regia del viceministro al Mise Gilberto Pichetto Fratin. Si attendono segnali anche da Stellantis. Termoli sarebbe la terza gigafactory europea, dopo le scelte di Francia, a Douvrin, e Kaiserslautern in Germania, per Psa e Opel. Siti dalla capacità di 24Gwh, utile a un milione di veicoli, 500 mila per impianto, che diverrebbero 1,5 milioni con Termoli. Allora non resta che attendere cosa si diranno il ministro Giancarlo Giorgetti, il sottosegretario alla Presidenza, Roberto Garofoli, e i colleghi all’Economia, Daniele Franco, alle Infrastrutture, Enrico Giovannini, alla Transizione Energetica, Roberto Cingolani. Abbiamo interpellato il segretario molisano della Fim-Cisl, Marco Laviano, che così ha commentato questo rumor. « Certo, queste sono indiscrezioni che dovranno trovare presto conferma. Come Fim-Cisl abbiamo sempre creduto nella riuscita del progetto considerando Termoli strategica per tutto il gruppo Stellantis». Unica voce dal coro, ieri, quella della deputata molisana di Italia Viva, Giuseppina Occhionero, particolarmente effervescente in questo periodo post quirinalizio: «Accelerare conferma su Gigafactory – chiede la parlamentare di maggioranza – le indiscrezioni su un accordo tra Stellantis e la Gigafactory per la produzione di batterie ci riempie di soddisfazione. Chiediamo per questo al governo di adoperarsi per accelerare le trattative in modo da arrivare il più presto possibile alla certezza dell’ufficialità». «Le notizie sull’andamento della trattativa per la riconversione della Gigafactory sono senza dubbio incoraggianti. Se venisse davvero chiusa, non si garantirebbe solo un futuro a molti lavoratori ma si farebbe di Termoli un perno della svolta verso la mobilità elettrica. Chiediamo per questo al governo, dopo la visita di Tavares di gennaio e i segnali positivi registrati ieri, di fare il possibile per arrivare a una conferma definitiva. E’ importante non solo per il futuro del Molise ma anche di tutto il settore italiano dell’automotive», conclude.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.