Nessuna buona nuova notizia dall’ospedale San Timoteo. Permangono le criticità emerse negli ultimi mesi, anzi. Se vogliamo essere sinceri, la condizione è ancora peggiorata. Attività chirurgica ordinaria ancora al palo, a causa della carenza di medici anestesisti, ormai da diverse settimane si garantiscono solo urgenze indifferibili. Poi c’è la vicenda emodinamica e qui siamo al grottesco. Ieri è stata resa nota la programmazione per la seconda parte di febbraio, o meglio la mancata programmazione. Sì, perché a partire da oggi, 16 febbraio, saranno soltanto due i giorni da qui al primo marzo senza un qualche turno sospeso, tutti gli altri il servizio sarà interrotto, secondo lo schema trasmesso dal direttore dell’Uosvd della Cardiologia di Termoli, Erminio Calgione, ai vertici dell’Asrem e al direttore sanitario dell’ospedale San Timoteo. In pratica, oggi emodinamica è ferma al mattino, dalle 8 alle 14. Funzionerà dalle 14 sino alla stessa ora del 18 febbraio, quindi 48 ore senza interruzione, ma poi dalle 14 di venerdì prossimo non sarà più attiva fino alle 8 di lunedì 21. Appena 24 ore di tregua e dalle 8 di martedì 22 febbraio fino alle 20 dello stesso giorno altre 12 ore di stop. Garantita l’attività dalle 20 di martedì prossimo fino alle 8 di giovedì 24 febbraio e da lì in poi, buio totale. Sospesi turni e reperibilità fino alle 8 del mattino del primo marzo. Certo non un quadro che metta ottimismo, ricalca pedissequamente quanto stabilito dall’Asrem sia con la determina del 31 dicembre scorso, sia col contenuto della relazione depositata al Tar Molise alla scadenza del 31 gennaio. Da qui al mese di giugno, poiché l’atto di indirizzo ha valenza semestrale, come indicato dal direttore generale Oreste Florenzano, è una situazione di totale discontinuità a cui assisteremo spesso, stante la cronica carenza di personale, sia di medici cardiologi emodinamisti che, come recita il dispaccio “soprattutto di infermieri emodinamisti”. Sì, poiché doveva arrivarne un’altra, per dare manforte a chi era in reparto, ma questo nuovo innesto non è avvenuto, con le logiche conseguenze. Sempre sulla sorte dell’ospedale San Timoteo, ha chiosato anche il presidente del comitato San Timoteo, Nicola Felice, commentando le notizie provenienti dal vicino Abruzzo, specie sul progetto del nuovo ospedale di Vasto: «Tanto tuonò che piovve! Inutili sono stati gli appelli che da alcuni anni il Comitato San Timoteo ha rivolto alla nostra classe dirigente e politica, richiamando la loro attenzione e provvedere ad una programmazione sanitaria capace di salvaguardare e potenziare il San Timoteo di Termoli, unico presidio ospedaliero presente nel basso Molise a servizio di una popolazione di oltre 120mila abitanti che si triplica nella stagione estiva per la presenza dei turisti».