Tutti schierati in sala consiliare ieri mattina, forze dell’ordine, istituzioni e associazioni di categoria. Un conclave tecnico-politico, se vogliamo per affrontare uno dei nodi più intricati e delicati proposti dalla gestione del territorio, ossia cercare di porre un freno alle evidenti infiltrazioni malavitose nel basso Molise, come hanno riferito negli anni vari rapporti della Dia in sede parlamentare e soprattutto l’attività d’indagine portata avanti proprio da Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza, soprattutto. Il confine con una provincia di Foggia dal punto di vista criminale davvero critica rappresenta un pericolo enorme, specie adesso che arriveranno i fondi legati al Pnrr e agli investimenti che verranno effettuati. Di questo, e nello specifico di molti altri aspetti, si è discusso ieri mattina. Sicuramente uno degli elementi di maggiore interesse è stato l’annuncio di un prossimo protocollo d’intesa sulla legalità, con cui blindare le diverse centinaia di milioni di euro previsti da Rfi per il raddoppio ferroviario sulla tratta Termoli-Lesina. Nel report che ha diffuso la stessa prefettura nel tardo pomeriggio di ieri, il focus avvenuto nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica ha riguardato iniziative di prevenzione dei tentativi infiltrativi da parte di sodalizi criminali nel settore socio-economico. Promosso e presieduto dal prefetto di Campobasso Francesco Antonio Cappetta, l’assise è stata allargata alla partecipazione delle associazioni rappresentative delle categorie economiche operanti in questa Provincia. Hanno preso parte all’incontro, oltre ai vertici delle forze di polizia territoriali – col questore Conticchio (col capo della mobile Graziano) e i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, Dellegrazie e Cefalo, nonché al referente della sezione della Dia di Foggia, il presidente della Provincia e sindaco di Termoli Francesco Roberti, il sindaco di Campobasso Gravina, e i rappresentanti del mondo associativo, coi presidenti della Camera di commercio, dell’Acem, di Cia e Coldiretti, di Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti e Confindustria. La riunione è stata convocata al fine di rafforzare un’attiva collaborazione con stesse associazioni in un’ottica di sicurezza integrata e partecipata. Come enti intermedi infatti, mantenendo una stabile interlocuzione con i loro associati, costituiscono un osservatorio privilegiato capace di cogliere con immediatezza ogni elemento di anomalia che possa manifestarsi nel tessuto dell’economia locale, potenzialmente idoneo ad intaccarne l’integrità. È stata pertanto condivisa la necessità che le associazioni, anche nel corso di appositi incontri cui potranno essere chiamati ad intervenire i rappresentanti delle forze di polizia, raccolgano istanze e segnalazioni che saranno oggetto di ulteriori approfondimenti e valutazioni in sede info- investigativa. L’obiettivo è quello di conferire sempre maggiore impulso all’azione di prevenzione, anche in vista dei consistenti flussi finanziari previsti nel Pnrr di cui beneficerà anche questo territorio, promuovendo il pieno e diretto coinvolgimento di ogni segmento della società civile, grazie al supporto e al filtro delle associazioni rappresentative di categoria. La scelta di tenere l’incontro nel Comune di Termoli non è casuale in quanto il territorio del basso Molise appare tra quelli maggiormente esposti al rischio di potenziale contaminazione ad opera della malavita organizzata proveniente da regioni limitrofe, anche in vista della prossima apertura dei cantieri per l’ammodernamento della linea ferroviaria di collegamento tra la cittadina adriatica e la Puglia. A tal riguardo sarà sottoscritto un apposito protocollo di legalità congiunto con la prefettura di Foggia e Rfi per il capillare e penetrante controllo sull’intera filiera degli interventi programmati. Analoga attenzione sarà riservata ai flussi finanziari destinati dal Pnrr anche a questo territorio. Intendimenti sottolineati proprio dal prefetto Cappetta: «Non è la prima volta che veniamo qui a Termoli per tenere un comitato. Questa è la zona un pochino più sensibile della provincia, forse anche della regione, all’influenza della criminalità delle regioni limitrofe. Abbiamo convocato anche le associazioni perché è necessario il loro contributo, la loro partecipazione nel fronteggiare questa, non dico aggressione, ma comunque questa influenza che la criminalità delle regioni limitrofe ha su questo territorio. Teniamo anche presente che qui arriveranno ingenti risorse per il raddoppio della linea ferroviaria e quindi per questo dobbiamo tenere alta l’attenzione. A questo fine stipuleremo a breve anche un protocollo, con la prefettura di Foggia e la Rete Ferroviaria Italiana, per monitorare la realizzazione di quest’opera così importante, così come per tenere lontano il più possibile infiltrazioni da parte della criminalità organizzata. Su questo le associazioni, e i loro associati, debbono darci una mano, perché l’infiltrazione si verifica attraverso vari strumenti, tra cui lo spaccio e il traffico di droga, che abbiamo qui da sempre, da tanto tempo. Altri strumenti sono i furti in agricoltura come cavallo di ritorno e gli appalti pubblici. Ecco in tutto questo sono anche le associazioni che debbono darci una mano, segnalando casi e sospetti, anche senza assumersene la responsabilità. È sufficiente, infatti, anche una segnalazione in forma anonima perché le forze di polizia possano attivarsi». Scelta logistica strategica condivisa anche dal sindaco Francesco Roberti: «È uno dei tanti incontri che stiamo facendo a livello provinciale; lo abbiamo fatto a Campobasso, ora lo stiamo facendo anche su Termoli. È un modo per collaborare con le varie associazioni di categoria e recepire da loro segnalazioni e momenti di confronto che in qualche maniera poi consentiranno alle forze dell’ordine di mettere in campo le necessarie energie per fronteggiare eventuali infiltrazioni della criminalità. La nostra è una posizione sensibile, dovuta dalle regioni limitrofe, soprattutto all’alta Puglia. Quindi in qualche maniera la presenza delle istituzioni è già un qualche segnale di risposta a questi fenomeni».

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