Gigafactory di Termoli in dirittura d’arrivo? E’ questo l’orientamento delle parti sociali e politiche dopo il tavolo di ieri mattina al Mise. In pratica mancherebbe solo il sigillo formale, l’annuncio, ma al di là della cornice, tempi e impatto occupazionale sono da definire. Tuttavia, le sigle metalmeccaniche sono state tutte proiettate a considerare quello di giovedì 10 marzo un passaggio favorevole. «E’ stato difatti confermato l’accordo per la Gigafactory nello stabilimento di Termoli, mancherebbe giusto la firma conclusiva. Non si è giunti ancora ad una definizione del perimetro occupazionale e alla definizione dei dettagli industriali, necessari per poi comprendere le implicazioni sulle competenze e professionalità. Riteniamo sia indispensabile su questo, non appena conclusa con la firma, un confronto puntuale su tutti gli aspetti relativi a questo importante investimento», hanno riferito i vertici della Fim-Cisl, Ferdinando Uliano e Roberto Benaglia. «Nonostante il difficilissimo contesto, Stellantis oggi ha aggiunto elementi importanti al piano strategico per l’Italia, con due fondamentali novità su Termoli e su Pomigliano e con la conferma degli impegni presi su tutti i nostri stabilimenti. Pandemia, transizione all’elettrico, crisi delle forniture e da ultimo tragici eventi bellici rappresentano un rischio gravissimo per l’automotive e per tutta l’industria, di conseguenza il rinnovato impegno di Stellantis in Italia diventa ancor più prezioso». Lo dichiarano Rocco Palombella, segretario generale della Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto. «Siamo sollevati dal fatto – spiegano Palombella e Ficco – che è stata finalmente annunciata come imminente la sigla dell’accordo fra Governo e Stellantis per la costruzione della Gigafactory a Termoli, anche se naturalmente attendiamo l’ufficiale perfezionamento da parte della joint venture di cui Stellantis è parte. La costruzione di una fabbrica di batterie è difatti essenziale per la tenuta della intera catena produttiva italiana impegnata nel delicato passaggio all’elettrico e pare che il Governo abbia iniziato ad accogliere almeno parte delle richieste che abbiamo avanzato insieme agli industriali sul settore automotive». «Sia Stellantis che i Ministri hanno confermato la costruzione su Termoli della terza Gigafactory del gruppo in Europa, ma non c’è stato approfondimento su tempi e occupazione». Lo dichiarano Francesca Re David, segretaria generale Fiom-Cgil e Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive. «Servono più dettagli sul piano per Italia Spera, abbiamo certezze in più sugli impegni del governo. Abbiamo delle certezze in più sia per quel che riguarda gli impegni del Governo, a cui sta dando seguito, sia per quello che riguarda alcuni stabilimenti Italiani, in particolare Pomigliano e la Gigafactory a Termoli». E’ il commento del segretario nazionale Ugl Metalmeccanici, Antonio Spera, che insieme al segretario confederale Ugl, Adelmo Barbarossa, ha partecipato al confronto di oggi al Mise sul piano Stellantis per l’Italia. Infine, l’intervento della Fismic-Confsal, con Roberto Di Maulo. “Siamo soddisfatti della comunicazione della chiusura dell’accordo Gigafactory per Termoli e della produzione della Panda fino al 2026, che offre lavoro anche alla Meccanica Mirafiori». «Come Ministero dello sviluppo economico e come governo abbiamo già dato un segnale importante al settore automotive. Prossima settimana ci saranno interventi operativi da parte del governo a sostegno di tutta la filiera di cui Stellantis è parte integrante, essenziale e importante. Fa piacere che si facciano ulteriori passi avanti anche rispetto alla definizione di accordi già presi». Sono state queste le parole, stringate, con cui il ministro Giancarlo Giorgetti ha commentato l’esito del tavolo Stellantis alla presenza di azienda e sindacati. All’incontro, a cui hanno preso parte il ministro Orlando e il vice ministro Pichetto, c’è stato un confronto sul piano industriale, oltre a esaminare le conseguenze che il conflitto in Ucraina ha sul settore. «Dobbiamo fare tutti uno sforzo, azienda, sindacati e governo, perché entriamo in una fase delicata a causa dell’aumento dei costi e per la difficoltà di reperire materie prime – prosegue Giorgetti che aggiunge – dobbiamo essere consapevoli che questa situazione avrà ripercussioni nel medio e lungo periodo. Continuiamo a lavorare per rendere operative in tempi brevi le misure che servono al settore e accompagnare tutta la filiera in questa transizione». Non solo Gigafactory, per il territorio, anche le rassicurazioni sulla Sevel, sono state importanti. «Dentro la scelta di rafforzamento della Business Unit dei veicoli commerciali, Stellantis ha confermato che lo stabilimento Sevel di Atessa è strategico, tanto che si è proceduto a produrre i marchi Opel e Vauxhall in Val di Sangro. Per lo stabilimento di Modena verrà lanciato, nei prossimi mesi, una ulteriore versione della Maserati MC20».