Trasferiti in un capannone del nucleo industriale tutti i beni raccolti nell’ambito dell’iniziativa “Termoli per l’Ucraina”, predisposta dall’amministrazione comunale per dare una mano alla martoriata popolazione aggredita dalla Russia. Una campagna solidale che ha puntato su alcune associazioni, alle quali a macchia d’olio hanno fatto riferimento (e donazioni) anche altre realtà civiche, privati e chiunque volesse aderire. Tempi non troppo compressi e affrettati, ma un’organizzazione efficace che punti a raggiungere l’obiettivo e soprattutto utilità marginale massima nelle scelte e nei gesti caritatevoli, evitando sprechi o inutilità. Collaborazione con padre Enzo Ronzitti, che garantisce collegamento con la città gemellata di Chorzow, assieme a referenti e volontari delle sei associazioni di volontariato che si sono dati da fare sul territorio. Grazie all’impegno di sei associazioni di volontariato di Protezione Civile è stata avviata la raccolta di beni e generi alimentari da inviare alle popolazioni colpite dalla guerra in Ucraina. Misericordia, Sae 112, Arca, Associazione Nazionale dei Vigili del Fuoco Volontari, ValTrigno Molise, Cives e l’Aisa di Campomarino ed è stato reperito tutto il materiale possibile. Ora il carico di 22 tonnellate è pronto a partire, il massimo consentibile. Lo sottolinea l’assessore alla Protezione civile, Michele Barile. «Tutto il lavoro svolto dalle associazioni, della protezione civile del territorio, in collaborazione con il comune e con Padre Enzo che ci ha dato manforte nella strutturazione di questa nostra iniziativa, sta volgendo al termine. Abbiamo già trasportato, con l’ausilio delle associazioni, tutti i beni raccolti, dislocati su pallet e pedane secondo precise istruzioni, giù nel capannone sito al nucleo industriale da dove partirà il convoglio per la Polonia. E da lì verranno smistati i beni a seconda delle necessità. Il convoglio ha circa 22 tonnellate di carico, il massimo che si può trasportare fuori dai confini italiani. Una raccolta considerevole che ha visto tutti i cittadini attori, perché hanno risposto puntuali a quella che è stata la raccolta di beni per l’Ucraina. Dall’acqua allo scatolame, passando anche per i medicinali, una raccolta proficua e fatta con il cuore. Non possiamo dire se ci sarà subito un’altra raccolta poiché il sindaco di Chorzow ci trasmette le richieste, noi siamo in contatto con lui».