Com’era facile immaginare, vista la dinamica dell’inchiesta e gli addebiti a suo carico, l’indagato di violenza sessuale su minori, che da giovedì scorso si trova confinato agli arresti domiciliari, messo a confronto ieri col giudice per le indagini preliminari del tribunale di Larino, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Strategia difensiva e decisione assunta assieme alla sua avvocata di fiducia, Anna Barone, del foro di Larino. Si è così celebrata l’udienza di convalida dopo l’arresto effettuato sei giorni fa dai militari dell’Arma dei Carabinieri, col personale del nucleo operativo e radiomobile di via Brasile. Il Gip ha convalidato l’arresto e confermato lo stesso provvedimento cautelare. L’anziano invalido resta così confinato ai domiciliari, con l’accusa di violenza sessuale su minori. Intanto, l’inchiesta va avanti, anche per acquisire ulteriori elementi, come disposto dalla Procura della Repubblica frentana. Il piccolo, di dieci anni, che vive nella stessa zona del suo aguzzino, si era offerto di portargli le buste della spesa, fatta in un vicino supermercato, vista la condizione di inabilità dell’uomo, con grossi problemi di deambulazione. Approfittando di questo gesto, l’invalido ha abusato di lui. Fondamentale per assicurarlo alla giustizia, sono state la rapidità d’indagine e la conoscenza del territorio e delle persone, da parte del personale del 112, che hanno anche sentito chi c’era nel supermercato del quartiere periferico di Termoli attorno a cui la violenza sessuale è stata compiuta. La denunciata è scattata non appena il piccolo è rincasato, sotto shock.
Nel giro di qualche ora i militari dell’Arma sono riusciti ad acciuffare il malfattore, che su disposizione della Procura frentana è agli arresti domiciliari. La delicata indagine è coordinata direttamente dalla Procuratrice Isabella Ginefra.