E’ trascorso un anno dalla protesta che intercettammo al mercato di via Montecarlo, quando commercianti lamentavano la scarsità di prodotto presente alle aste nel mercato ittico del porto di Termoli. Un anno di pandemia, di caro gasolio, di settore drammaticamente in crisi, così come si è ridotta drasticamente anche l’attività nella struttura comunale, dove ci sono i due dipendenti dell’amministrazione e i veterinari in convenzione. Se in passato le aste venivano garantite per quattro giorni la settimana, adesso ci sono settimane con meno sedute. Ma qual è la criticità maggiore? Sicuramente il fatto che alcuni armatori, diversi a dire il vero, vendono direttamente sulla banchina ai loro grossisti di riferimento, che hanno il cosiddetto numero Cee, quello che dal 1992 permette di non avvalersi del mercato ittico, tutti acquirenti di fuori regione. Nella serata del 25 aprile, complice la deroga ottenuta a livello nazionale, i pescherecci sono ritornati dalla battuta di pesca, nonostante fosse un festivo e al mercato ittico si sono battute circa 250 cassette. Per dimostrare numeri alla mano di cosa parliamo, nell’ottobre 2019, c’erano state aste con quasi mille cassette. Questa penuria di pescato significa che il prodotto non viene tracciato dalla filiera igienica locale, ma il controllo viene fatto in banchina, ma anche che sui banchi del pesce in città, sulle tavole di famiglie e nei ristoranti, si deve sopperire acquistando altrove, un paradosso, vista la qualità del pesce fresco dell’Adriatico. Le cassette battute lunedì sera hanno visto passare scampi di taglie diverse, pescatrici, zuppa, polpi, cicale, seppie, qualche cassa di triglie, merluzzi e gamberi rosa. Tuttavia, c’è la volontà di rilanciare l’attività del mercato ittico, anche attraverso la partecipazione a un bando di gara che permetterebbe di ammodernare la struttura, introducendo nuovi standard tecnologici, per meglio rendere appetibile e al passo coi tempi questo percorso di filiera ittica, compresa l’avveniristica vendita online, su cui si sta insistendo molto anche a livello nazionale.