La più social delle organizzazioni sindacali molisane, la Uil, grazie all’impronta data dalla leader indiscussa Tecla Boccardo, ha celebrato ieri il terzo congresso a Termoli, nella location di Villa Livia, con lo slogan “Rinascita sostenibile”. La stessa sede scelta un mese fa dalla Uilm, capace di contenere una vasta platea di delegati e di ospiti. La Boccardo si conferma al terzo mandato, quanto mai importante, sia per i passi compiuti dalla sigla confederale nei precedenti due, sia per il delicatissimo periodo che stiamo tutti vivendo e per le scadenze elettorali che ci attendono nel 2023, ai vari livelli. Un’assemblea congressuale che si è fregiata dal tandem Pierpaolo Bombardieri-Ivana Veronese, che assieme a Tecla Boccardo hanno composto l’ufficio di presidenza, punta dell’iceberg di una sessione di lavoro che ha visto i tanti presenti distribuirsi in numerose commissioni. Obiettivo dell’assise di ieri non solo eleggere la nuova governance uillina, ma anche e soprattutto per raccogliere idee, istanze e contributi. In prima fila il sindaco e presidente della Provincia Francesco Roberti, l’assessore regionale Quintino Pallante, i consiglieri di opposizione Vittorino Facciolla e Michele Iorio, i due leader di Cgil e Cisl nel Molise Paolo De Socio e Gianni Notaro (quest’ultimo lo è anche in Abruzzo). Spettacolare la moderna e suggestiva scenografia, proiettata proprio su canoni digitali, quasi hollywoodiana, colori tipici della Uil, che risaltavano notevolmente nel bianco della sala. La stessa Tecla Boccardo esibiva un abbigliamento elegante ma fresco, giovanile, nel suo stile inconfondibile. Era lei il fulcro della manifestazione, accresciuta di prestigio dalla presenza di Bombardieri, in mezzo ai rappresentanti di tutte le federazioni di settore, che nelle scorse settimane hanno tenuto a battesimo i rispettivi congressi, percorso che tappa dopo tappa ha portato all’evento di ieri. Due momenti significativi, l’Inno tricolore, e il tributo alle vittime del lavoro, che hanno scandito l’apertura del congresso ospitato a Villa Livia, con gli adempimenti formali. Un evento particolarmente sentito dal sindacato che nell’occasione ha tracciato un bilancio delle attività svolte e quello che sarà l’impegno dei prossimi 4 anni. Il via è stato dato proprio all’insegna del sindacato delle persone, con una dipendente che ha preso la scena introducendo i principali protagonisti dell’assemblea, in sequenza rigorosa, Ivana Veronese, Pierpaolo Bombardieri e Tecla Boccardo, accolti da un fragoroso applauso per ciascuna delle passerelle.
E’ la stessa segretaria rieletta che ha postato il “sentiment” a piè di congresso: «Una giornata ricca di emozioni, di stimoli, di sollecitazioni, in cui è venuta fuori con tutta la sua forza, la determinazione del gruppo dirigente molisano a lavorare su un territorio che oggi paga un forte ritardo dal punto di vista economico, infrastrutturale e dei servizi al cittadino. Come ha detto nel suo intervento Pierpaolo Bombardieri, comincia il nostro congresso che durerà per i prossimi 4 anni, durante i quali abbiamo il compito di lavorare con passione, grinta ed entusiasmo a fianco di lavoratrici, lavoratori, pensionati, giovani, precari e disoccupati. Buon lavoro a noi!» Interessante quello che lo stesso leader nazionale ci ha riferito, rivendicando l’iniziativa europea sul salario minimo, ma da declinare nei singoli paese garantendo l’applicazione del contratti collettivi nazionali di lavoro, così come non ha voluto mettere il becco nelle vicende politiche, nel giorno del faccia a faccia tra il premier Mario Draghi e il suo predecessore Giuseppe Conte. Sull’erosione del potere d’acquisto e l’inflazione che sfiora la doppia cifra, Bombardieri ha richiamato le ragioni dello sciopero generale di dicembre, «Non eravamo dei pazzi, ma avevamo ragione. Occorre ridurre il cuneo fiscale e una riforma tributaria». Quindi la sfida della transizione ecologica, su cui il vertice Uil non la manda a dire: «La Gigafactory è una grossa opportunità, a livello regionale e nazionale, ma il Governo deve fare di più. Gli accordi prevedono gli investimenti, la messa a punto della fabbrica e l’occupazione, ma serve anche un quadro di insieme correlato al futuro del territorio e del Paese. Su questo aspetto, il Governo non ha ancora dato risposte soddisfacenti, mentre il 2035 è dietro l’angolo: servono certezze, scelte chiare e investimenti sulle aziende e sulle infrastrutture necessarie alla riuscita del progetto. Noi rivendichiamo un impegno forte della politica per la crescita del Paese, a partire da queste realtà del Sud che stanno pagando pesantemente l’attuale crisi. La scelta del modello di sviluppo e delle politiche industriali e della transizione energetica – ha concluso Bombardieri – deve essere orientata a dare risposte al territorio, alle lavoratrici, ai lavoratori e a chi il lavoro ancora non ce l’ha». Sulla mancata partecipazione del Molise, invece, alla recentissima alleanza delle Regioni europee del comparto automotive la Boccardo rilancia con una proposta differente, un organismo che metta insieme tutte le regioni del Mezzogiorno, per non perdere il treno della transizione ecologica, appunto.

EB

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