Quarta estate consecutiva in trincea sulla sanità per l’amministrazione Roberti, prima il Punto nascita di Termoli, quindi la gestione Covid all’ospedale San Timoteo, di nuovo i problemi dettati dalla chiusura del reparto di Ginecologia e ostetricia e infine Emodinamica. Non c’è che dire, in corsia, politicamente parlando, non ci si annoia. Soprattutto nel centrodestra, dove alla gestione (da un po’ di tempo a questa parte anche commissariale) regionale del comparto si risponde dal territorio mettendo in evidenza quello che non va. E’ quanto fatto dall’amministrazione comunale di Termoli, che dopo aver picconato i provvedimenti coi vari ricorsi a partire dal 2019, ora lancia la campagna di identità in corrispondenza di quella elettorale per le politiche, fissata al 25 settembre. Comincia la guerra, che porterà sino alle elezioni regionali del 2023 e questa dell’inizio autunno sarà soltanto una tappa, significativa sì, ma di transizione verso lo scontro alle urne primaverile. Il basso Molise rivendica così l’attenzione che a dire dei vari amministratori (anche sindaci di altri comuni) è mancata, basti pensare anche alle prese di posizione sul nuovo Pos 2022-2024 e su quello approvato nel settembre scorso. La miccia a questa detonazione politica è stata lanciata dal sindaco della città adriatica ieri pomeriggio sulla sua pagina Facebook. «La nostra battaglia continua senza arretrare di un millimetro. Vogliono scaricare su di me colpe che non ho sullo sfacelo della sanità nel basso Molise, pronto ad assumermi anche questa responsabilità, ma il trattamento riservato ancora una volta all’ospedale San Timoteo ci impone una seria riflessione e dunque paghiamo la mancanza di rappresentanti locali sia nella politica Regionale che in quella Nazionale, che abbiano a cuore le sorti del Basso Molise. Tale deriva non potrà più essere tollerata, non saremo più disposti ad essere gregari e tanto meno semplici spettatori delle sorti del nostro territorio”. Il 25 settembre non voterò e non farò votare candidati di qualsiasi colore politico che non abbiano a cuore Termoli. Mi auguro che altrettanto facciano tutti i termolesi, altrimenti non venite dopo a lamentarvi…» Una presa di posizione basata sulla sentenza del Tar Molise sul ricorso per Emodinamica, che abbiamo reso noto venerdì mattina su queste colonne e che era stata commentata anche come consesso di maggioranza del centrodestra nella serata di venerdì stessa: Il Tar con il procedimento 296/2022 ha respinto il ricorso sul disservizio di Emodinamica. Il ricorso era stato proposto dal sindaco di Termoli Francesco Roberti e dai componenti della maggioranza consiliare di centrodestra in qualità di cittadini termolesi. «Come cittadini di Termoli, prim’ancora che come amministratori, abbiamo ritenuto fosse nostro preciso dovere fare tutto il possibile per scongiurare il grave disservizio di Emodinamica aperto solo a singhiozzo. Questo perché eravamo e siamo ancora convinti, anzi convintissimi che trattandosi di servizi salva vita afferenti al comparto dell’emergenza urgenza, i relativi trattamenti vadano garantiti h24, tanto più che il San Timoteo è l’Ospedale di tutto il basso Molise, non solo di Termoli, e in estate, com’è noto, l’utenza quintuplica. Senza dimenticare le criticità del servizio 118 e della viabilità che rende per niente agevole raggiungere il Cardarelli di Campobasso. Il Tar Molise non ha condiviso la nostra preoccupazione, valorizzando il fatto che il DM 70/2015 (cd. Balduzzi) ha prescritto Emodinamica h24 soltanto per gli ospedali Hub di I livello, cioè il Cardarelli, non anche per quelli Spoke come il San Timoteo. Ancora una volta, dunque, i molisani pagano sulla propria pelle la scelta dei governi di centrosinistra di rinunciare a servizi sanitari fondamentali, in virtù di norme inaccettabili, quelle del decreto Balduzzi, su cui in Conferenza Stato regioni, nel lontano agosto 2015, avrebbe dovuto essere posto il veto. Ma il passato è passato: per il futuro, la prossima programmazione deve necessariamente prevedere espressamente che i servizi salvavita siano garantiti h24 a tutti i cittadini, a partire proprio dall’Emodinamica. E in questo senso la nostra battaglia continua senza arretrare di un millimetro. Il trattamento riservato ancora una volta all’ospedale San Timoteo ci impone una seria riflessione politica e dunque paghiamo la mancanza di rappresentanti locali sia nella politica regionale che in quella Nazionale che abbiano a cuore le sorti del Basso Molise. Tale deriva non potrà più essere tollerata, non saremo più disposti ad essere gregari o semplici spettatori delle sorti del nostro territorio».