Una di quelle vicende che davvero rasentano l’assurdità, ma che costano la vita a persone amate dalla comunità. A poche ore dalla morte della 19enne Angela Pangia, un dramma si è consumato anche a Termoli. Un 46enne originario di Napoli, ma trapiantato da anni a Guglionesi, dove viveva coi genitori e la sorella, Giovanni Criscuolo, è morto per le conseguenze di un investimento subito nel primo pomeriggio di ieri in via Martiri della Resistenza. Era sceso dall’autobus, ha percorso alcuni metri per poi attraversare la strada, almeno questo si è detto nella zona dell’incidente, ha inciampato, tra cordolo e asfalto, finendo per essere travolto dalla gomma dell’autobus Acapt che aveva lasciato lo stallo da pochi secondi per ritornare in Puglia. Il conducente del pullman non si deve essere nemmeno accorto subito dell’impatto, poiché il torpedone si è fermato alcuni metri dopo, nel frattempo il 46enne, che chiamavano tutti Gianni a Guglionesi, sempre col berretto in testa, suo tratto distintivo, è caduto a terra, con gravi ferite alla gamba e alcune lesioni interne. Subito una ragazza si è premurata di soccorrerlo, poi si è formato un capannello di gente, nel frattempo l’autista dell’Acapt ha chiamato i soccorsi, sul posto il 118 Molise coi volontari della Misericordia di Termoli in ambulanza, che hanno trasportato d’urgenza l’uomo all’ospedale San Timoteo, ma purtroppo il 46enne è deceduto in ambulanza, prima di raggiungere la sala di emergenza. La ferita all’arteria femorale è stata fatale. Era stato allertato anche l’elisoccorso da Pescara, ma la chiamata è stata poi annullata. A indagare sull’incidente i Carabinieri della compagnia di Termoli, intervenuti sul posto. Bloccata anche la circolazione verso Sud, col pullman che era fermo sulla corsia di uscita verso via Madonna delle Grazie, con l’ausilio del personale Gtm, vista anche la concomitante emergenza a Rio Vivo. Il Pm di turno della Procura di Larino disporrà l’autopsia sulla salma di Gianni, così come è sotto sequestro l’autobus e sarà indagato il conducente, che era sgomento per l’accaduto. Anche in questo caso enorme il cordoglio dopo che si è diffusa la notizia della morte di Giovanni Criscuolo. La salma è stata ricomposta all’obitorio dell’ospedale San Timoteo, a disposizione della magistratura frentana.

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