Carenza di pediatri negli ospedali molisani e ricorso alla disponibilità di medici di libera professione che vengono chiamati a colmare i vuoti in corsia. Tanti i concorsi deserti negli ultimi anni, vuoi per i rischi connessi alla pandemia da Covid, vuoi per il “buco generazionale” provocato dalla gestione forse troppo stringente delle scuole di specializzazione, fatto sta che senza questo supporto esterno non solo i reparti di San Timoteo, Veneziale e Cardarelli rischierebbero la chiusura, ma a cascata il “cortocircuito” impatterebbe anche sui Punti nascita. Sabato scorso c’è stato a Termoli un caso limite, proprio. Con un pediatra non giunto per il cambio delle 14 e la collega in servizio costretta a restare per il pomeriggio. Ma perché accadono questi episodi? La risposta è insita nel contenzioso che la società cooperativa La Fenice ha instaurato con l’Asrem, che a dire della compagine che garantisce e somministra i pediatri di libera professione non onorerebbe la convenzione stipulata, in poche parole non liquiderebbe le somme dovute e in tempi accettabili. In merito abbiamo acquisito la spiegazione che ci ha fornito il dottor Artemio Serafini, coordinatore responsabile della società cooperativa. «Dal mese di maggio dell’anno 2021 ad oggi è affidataria di servizi di pediatria presso gli ospedali dell’Asrem-Azienda Sanitaria Regionale del Molise, di Isernia, Termoli e Campobasso.
Dalle delibere di affidamento è dato apprendere che la motivazione di tali affidamenti è stata la sussistenza di una grave carenza di organico relativa al personale medico specialista in pediatria che interessa tutte le strutture ospedaliere aziendali. La Fenice società cooperativa a r.l. in tale periodo ha garantito nel miglior modo possibile il predetto pubblico servizio essenziale, ed i medici della cooperativa hanno svolto con costanza ed abnegazione i turni loro affidati per garantire la salute dei piccoli cittadini molisani.
Ciò nonostante, per i mesi di marzo, aprile, maggio, giugno e settembre 2022, l’Asrem ha rifiutato il pagamento delle prestazioni mediche fornite dalla cooperativa, quando tali periodi di servizio sono stati espressamente richiesti dai dirigenti medici dell’Ente Sanitario, i quali hanno anche certificato il corretto svolgimento delle prestazioni. Attualmente, la cooperativa La Fenice vanta nei confronti dell’Asrem un credito di circa 500 mila euro per prestazioni effettuate, che l’Ente ha rifiutato di pagare dopo lo svolgimento delle stesse. Ciò nonostante La Fenice Società cooperativa a r.l. sta riuscendo a garantire la continuità del servizio e anticipa nell’interesse della collettività il pagamento dei costi del servizio e dei medici impiegati, nonostante la mancanza di collaborazione dell’Asrem che non riconosce l’attività svolta dai medici.
I medici hanno però comunicato alla direzione che se l’Asrem non provvederà a riconoscere le predette dovute spettanze, saranno purtroppo loro malgrado indisponibili a proseguire i servizi oltre il giorno 15 ottobre 2022. La cooperativa La Fenice si sta spendendo energicamente per rassicurare i medici che i loro compensi saranno comunque – come sempre – erogati dalla stessa, e ringrazia i medici per la disponibilità finora dimostrata nel superiore interesse dei cittadini, nonché per aver sollevato con la loro lettera di protesta la questione di rilevante importanza per la collettività nei confronti dell’Asrem. La preoccupazione della Cooperativa è legata al fatto che in caso di blocco del servizio pediatrico questo ricadrebbe sia sui piccoli pazienti molisani, sia sull’attività degli altri reparti ospedalieri, come ginecologia, dove non sarebbe garantita la sicurezza per i parti delle gestanti nei tre presidi ospedalieri. Tale criticità è di interesse pubblico attesa l’importanza dei servizi erogati, che cooperativa La Fenice sta garantendo nel superiore interesse della collettività».

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