Il 45enne rimasto ferito (con altre tre persone refertate al Pronto soccorso) con prognosi di 12 giorni dopo la rissa nell’assemblea condominiale di venerdì sera a Termoli non ci sta e dopo la versione contraria fornita rispetto alla sua prima “denuncia” dell’accaduto, è tornato a precisare come siano andate le cose dalla sua prospettiva. «Sento la necessità di tranquillizzare la comunità termolese che nessuna aggressione è mai avvenuta nei confronti della 43enne e di nessun’altra donna presente nella riunione condominiale da parte del sottoscritto la sera del 21 ottobre 2022. Ribadisco quanto già detto, in quella sede l’unica vittima sono stato io. Le dichiarazioni rese dai miei accusatori agli agenti intervenuti sono assolutamente false, inventate a scopo di ritorsione a mie spese per le querele da me ratificate tra il 2018 ad oggi nelle sedi competenti proprio contro i medesimi. Parole che vanno a costituire una prova proprio in favore del sottoscritto utile a vanificare tutte le altre versioni ben più gravi che i famigliari dei miei aggressori, rimasti con me nei luoghi dove l’aggressione è avvenuta, riferivano agli agenti intervenuti la sera del 21 ottobre 2022. Aggiungo che, le prove in mio possesso saranno consegnate alle autorità incaricate delle indagini alla prima occasione e saranno idonee a superare qualunque dubbio su questa vicenda e sui fatti realmente accaduti. Per quanto mi riguarda, esorto le autorità che svolgono le indagini a far più luce possibile su questa vicenda, Illuminante sarà per le indagini acquisire il fascicolo integrale costituito presso la stazione dei Carabinieri Forestali di Termoli, tra il 2019 e il 2021, a seguito delle querele ratificate dal sottoscritto nelle quali, venivano da me denunciati fatti analoghi a quello avvenuto la sera del 21 ottobre scorso. Non di minore importanza sono le querele presentate dal sottoscritto dal 2020 al 2021 al commissariato di Termoli, anche a carico degli aggressori della sera del 21 ottobre 2022. Voglio precisare che molte delle querele in parola sono divenuti decreti di citazione in giudizio e le udienze penali sono già in corso. Tornando alla vicenda della riunione straordinaria del 21 ottobre 2022, il sottoscritto è intervenuto alla riunione condominiale con tre deleghe di tre condomini i quali, su questa vicenda si erano già espressi all’adunanza del 24 giugno 2022 ossia, che senza garanzie e/o manleve di responsabilità idonee rimborsare eventuali richieste di rivalsa economica da parte di soggetti terzi ed enti di controllo non avrebbero approvato il cosiddetto Superbonus 110%. La sera del 21 ottobre mi sono prodigato a rivendicare le stesse cose e, per essere corretto nei confronti dell’amministratore, tali decisioni gliele preannunciavo a mezzo Pec – prima dell’inizio dell’assemblea straordinaria. In quella sede dopo aver avuto giustificazioni verbali futili sulle penali e contraddizioni sugli importi di spesa riportati sui documenti da firmare, non ho accettato lo studio di fattibilità e non davo luogo a procedere al cosi detto Superbonus 110%. Preciso che ho chiesto di allegare al verbale di assemblea lettera di chiarimenti e intenti nella quale vi erano indicati ì motivi di questa decisione».

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