Battesimo del fuoco in Molise (e non solo) per il candidato alla segreteria nazionale dem Stefano Bonaccini, che sarà domenica prossima, 11 dicembre, a Termoli. Questo il messaggio diffuso ieri dal presidente Pardo Antonio D’Alete, «Care, cari in occasione del congresso nazionale, nello spirito unitario che deve animarci anche in vista delle ormai prossime elezioni regionali, vi comunico che domenica prossima, 11 dicembre, alle ore 10, a Termoli, Stefano Bonaccini presenterà la propria candidatura a segretario nazionale. A questo incontro, così come a quelli di altri candidati, vi invito a non mancare». Di ieri anche il post Facebook di Micaela Fanelli. «Domenica 11 dicembre sarò a Termoli per dare il benvenuto in Molise a Stefano Bonaccini, candidato alla Segreteria Nazionale del Partito Democratico. Per un Pd che “vogliamo aperto e di sinistra”. Un Pd in grado di parlare a tutto il Pase e rappresentare tutti i luoghi, perché è in essi che si incastrano i bisogni delle persone, le emergenze reali a cui saper dare risposte: agli anziani, ai giovani, alle donne e ai cittadini di domani. Perché garantire i diritti non è un concetto astratto, ma significa davvero cose concrete: un sistema sanitario pubblico che funzioni e che assicuri il diritto alle cure in tutte le regioni del Paese, il contrasto alla povertà, ai salari appiattiti che riducono sempre di più il potere di acquisto delle famiglie, la lotta alla disoccupazione, politiche attive del lavoro che permettano ai nostri giovani di restare, una macchina pubblica efficiente ed efficace, investimenti nei territori che siano proporzionati ai bisogni. E soprattutto per un partito capace di sconfiggere la deriva della destra e tutte quelle sue politiche che vanno in una direzione contraria all’equità sociale e territoriale. Ed è proprio su questo che a Bonaccini chiederò garanzia sull’agenda politica. In modo particolare sulla lotta ai diritti del Mezzogiorno e di tutte le aree interne. Quelle per le quali da sempre mi batto. Così come chiederò di difendere in tutti i modi i diritti dei cittadini molisani preoccupati, a ragione, da un modello leghista di autonomia differenziata di stampo “secessionista” che il nuovo Governo sta cercando di far passare tra le pieghe della Legge di Bilancio, tentando in tutti i modi di silenziare il dibattito parlamentare. Queste sono le istanze più urgenti che dal Molise personalmente avanzerò».

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