La Zes Adriatica Puglia-Molise comincia a ingranare sul serio e ieri è stata firmata l’autorizzazione unica dell’investimento al momento più importante tra tutte le 8 Zes italiane, quella che la multinazionale statunitense Itt, che produce freni e frizioni a livello globale, farà su Termoli, dove è tra i più importanti presidi industriali del territorio. Oltre 70 milioni di euro, per una presenza che andrà a consolidarsi, polarizzando proprio nell’alveo del consorzio Bifernino il futuro sviluppo aziendale. Ieri mattina, nell’auditorium del Cosib è stata convocata la conferenza stampa, alla quale hanno preso parte il commissario straordinario della Zes Adriatica Manlio Guadagnuolo, il presidente del Cosib Roberto Di Pardo, assieme ai componenti del direttivo Vincenzo Aufiero, Piero Donato Silvestri e Mario Bellotti, il sindaco di Termoli Francesco Roberti e il responsabile progettuale della Itt, Enzo Cappellini. La Itt ha scelto Termoli sia per la convenienza dettata dagli incentivi Zes, ma anche per la speditezza dell’iter amministrativo, quasi sorprendente considerando quanto si dica della burocrazia dalle nostre parti. La Itt SpA, multinazionale americana con sede a Stamford CT, il cui stabilimento di Termoli – unico nel Sud Italia – è leader nella friction technology, parte integrante della motion tecnology, entro il prossimo settembre realizzerà un nuovo opificio, che avrà una ricaduta occupazionale di almeno 60 posti. Si tratta di un investimento dal valore di circa 70 milioni di euro, tra building, macchinari e progetto di ricerca che porterà la forza lavoro a più di 300 unità. La costruzione del nuovo edificio ospiterà una linea innovativa per produrre pastiglie freno per vetture high performance, il tutto supportato da un progetto R&D per sviluppare materiali avanzati a supporto del business. Le linee di produzione saranno “one piece flow” simili alle altre già presenti nello stabilimento di Termoli, per far fronte all’incremento del business aziendale. L’obiettivo è completare l’intervento entro il 2024 e rendere operative le nuove linee produttive ad inizio 2025. Questo importante investimento, allocato a Termoli, getta solide basi per ulteriori sviluppi aziendali, che potrebbero rendere Termoli uno dei siti Itt più strategici dei prossimi dieci anni. «La mia presenza sul territorio molisano è voluta e sentita, rappresentando il compimento di una buona pratica di semplificazione amministrativa, unica in Italia, per via del primo accordo procedimentale Zes da me sottoscritto con il sindaco di Termoli, nonché della proficua collaborazione istituzionale con il Cosib«, ha dichiarato il Commissario governativo Manlio Guadagnuolo, che ha sottolineato come sia stata «Assolutamente una giornata importante perché giovedì mattina ho rilasciato la prima autorizzazione unica, un investimento importante perché si tratta dell’investimento più rilevante rilasciato con l’autorizzazione unica nell’ambito delle 8 Zes italiane. Un investimento di una multinazionale statunitense già presente nell’ambito del territorio del Cosib di Termoli, ma che vuole raddoppiare la sua produzione con un’opera che verrà realizzata per 70 milioni di euro e parecchie decine di nuovi posti di lavoro. Il Molise è un territorio molto effervescente che mi sta dando molte soddisfazioni. Abbiamo 5 istanze compresa questa per l’autorizzazione unica presentate dallo sportello unico digitale del commissario e vediamo che c’è la voglia degli imprenditori, grazie al fatto che il commissario è presente qui sul territorio, per far sì che le imprese comprendano che finalmente c’è una burocrazia amica». «La presenza qui sul territorio è voluta e sentita da parte mia perché sono rimasto affascinato dal territorio e qui ho riscontrato una grande collaborazione istituzionale. Ho firmato a febbraio perché con il sindaco Roberti abbiamo sottoscritto il primo accordo procedimentale in Italia. Se fosse stato tutto in Zes avrei rispettato il termine di gennaio. Chiudere tutto il procedimento con la firma finale, vi assicuro che è un risultato veramente straordinario. Averlo realizzato qui, in Molise, la prima autorizzazione unica, con il primo accordo procedimentale in Italia, l’investimento che a oggi è il più grande investimento autorizzato nella storia della Zes italiana, dell’Itt della multinazionale americana, oggi rappresenta il procedimento più rilevante autorizzato dagli otto commissari Zes in Italia. E significa che questo territorio ha delle potenzialità enormi. L’Itt vede Termoli come atto di riferimento per i prossimi 10 anni. Itt inorgoglisce questo territorio ma anche me come commissario del Governo. È nata una burocrazia amica delle imprese, finalmente. E lo dissi a settembre alla stampa, e questo è un esempio. Un grande risultato, siamo pronti ad accogliere altre istanze che vogliono credere in questo territorio. Qui esiste una classe dirigente e territoriali che vuole far crescere il territorio». «E’ stata una giornata epocale per Termoli, perché un’azienda leader nel mondo ha scelto di investire in questo territorio. Sicuramente lo fa perché ricade nella zona economica sociale ma sono convinto anche per tutta una serie di servizi che il Cosib continua a garantire e, credo anche di ottima qualità – ha commentato il presidente del Cosib, Roberto Di Pardo – per una prima fase sono queste le cifre ma ci sono spazi per fare qualcosa di più per questo territorio. Ci sono tanti ampliamenti in corso, questo della Itt è un anno e mezzo che ci si lavora. Lavoriamo ad altri investimenti ma con un profilo basso. Non spoileriamo ma diamo un dato, sono stati venduti 1 milione e 800mila euro di terreni edificabili». Il sindaco di Termoli, Francesco Roberti, ha spaziato oltre l’industria: «È uno dei primi progetti che ricade sulla zona Zes. È un esempio di buona politica ma soprattutto di buona collaborazione tra le varie istituzioni. Nonostante ci sia crisi economica a livello mondiale, Termoli continua a essere attrattiva, sia sotto l’aspetto di vedere un consorzio industriale ben strutturato sia per chi vuol venire a vivere e investire. C’è molta richiesta di abitazioni. Dobbiamo implementare su tutti gli aspetti. All’università partirà il corso di informatica. Termoli attrattiva anche nel piano culturale. Termoli sarà al centro di un osservatorio mondiale. Arriverà una delle prime aziende che parleranno del clima, della next generation». Infine, parola all’azienda, attraverso il responsabile di progetto, Enzo Cappellini: «Se consideriamo il momento geopolitico che abbiamo dovuto affrontare, arrivare a elaborare un investimento di questa portata è stato veramente molto difficile. E soprattutto è stato difficile scegliere in quale paese farlo. La scelta su Termoli ci riempie di orgoglio per due motivi. Uno è perché è una grande opportunità di creare Termoli come centro di sviluppo per il futuro di questa nuova linea che si chiamerà High performance e il secondo aspetto è che puntiamo a creare una fabbrica sostenibile. In parallelo stiamo provvedendo a sottoporre all’amministrazione uno sviluppo ulteriore con il parco fotovoltaico a 7 megawatt. Il nostro sogno è di rendere questa fabbrica indipendente e autonoma anche a livello di energia. Le future 60 unità saranno tutte qualificate. High performance prevede le realizzazioni di pastiglie più performanti con persone più qualificate. È stato decisivo capire che potevamo unire tre fattori, i contributi, uno spazio adeguato e un’amministrazione pubblico e privato che hanno lavorato in modo veloce. Il cronoprogramma prevede di aprire questa fabbrica nel 2024».

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