Avere un esponente di spicco della politica nazionale persino in anticipo sulla tabella di marcia elettorale è merce rara, ma è quanto avvenuto nella tarda mattinata di ieri a Termoli. Il vicepresidente del Senato, Maurizio Gasparri, un po’ il regista della candidatura di Francesco Roberti a presidente della Regione a capo della coalizione di centrodestra, è venuto a perorare la causa dello schieramento e di Forza Italia in particolare, di cui responsabile degli enti locali. Già Ministro quando era uno dei colonnelli finiani di An, salvo poi consolidarsi nella formazione di Berlusconi, dopo la fine dell’esperienza Pdl, Gasparri ha ritrovato tantissime conoscenze sul territorio, in questa due giorni aperta sabato sera a Campobasso e poi proseguita ieri sera a Isernia. Il nodo cruciale dell’incontro di ieri mattina sul Corso Nazionale è stato quello delle concessioni demaniali marittime ed accoglierlo c’è stata una sala composta da imprenditori balneari e da candidati, ovviamente. Gasparri ha ribadito innanzitutto la scelta politica di puntare su Roberti, amministratore esperto, poi è entrato nel merito della vertenza balneare. «In una realtà come questa, se noi non abbiamo una capacità di accoglienza dell’impresa balneare, degli alberghi e dei ristoranti, il turista non viene; tutti gli operatori del commercio e turismo, devono interessarsi alla questione; se noi mettiamo a rischio l’impresa balneare, viene meno l’attrattività turista; il turismo deve essere amichevole e accogliente». Romano doc, ha proprio posto l’esempio della capitale, dove il turismo si sta dirigendo verso un’offerta di qualità, dove c’è chi spende rilevanti somme di denaro. «Non siamo a favore del turista alto spendente perché sono ricchi, ma perché spendono soldi per fare lavorare i poveri». Tuttavia, nel bailamme di polemiche e contrapposizioni, si è anche rivolto agli stessi titolari dei lidi, invitandoli a fare uno sforzo comunicativo e rimproverando quella parte della categoria che non riesce a dare un’immagine positiva del territorio. Partito il confronto sulla mappatura, Gasparri evidenzia che «L’Europa dice che questo settore deve essere aperto, se Gasparri vuole fare il balneare al posto tuo, e alla gara faccio un’offerta migliore, frego il posto tuo; ritengo che questo sia ingiusto. Bisogna far capire all’Europa che gli spazi in Italia ci sono, abbiamo 8mila km di costa, a nostro avviso ci sono spazi non presidiati da imprese che i comuni potrebbero mettere a gara per nuovi imprenditori” favorendo così l’ingresso di nuovi soggetti senza ledere quelli presenti». Non ha lesinato critiche alla ordinanza del Consiglio di Stato del novembre 2021, definita cervellotica e aberrante, invitando gli stessi magistrati del Consiglio di Stato a uscire di più in mezzo alla gente, per portare la realtà delle cose a Palazzo Spada. Quindi, senza mezzi termini ha chiesto consenso per Roberti e per la lista di Forza Italia: «Aiutiamo Roberti e la nostra coalizione a vincere e a governare bene il Molise».
Lo stesso primo cittadino e candidato presidente ha evidenziato l’importanza della costa molisana, definita «una parte importante dell’economia di questa regione, che quindi va preservata e curata. Oggi le spiagge sono state date ai comuni e si vuole che le spiagge siano pulite, ma ci sono dei fatti complessi che spesso non vengono presi in considerazione, si dà tutto per scontato. Il contributo che danno i balneari è proprio quello di tenere tratti di spiaggia puliti e mantenuti con tutte le comodità lamentando poi dei vincoli paesaggistici che impediscono la pulizia degli arenili con i mezzi pesanti, soffermandosi anche su quelle che vengono definite erbacce ma che in realtà sono piante autoctone, che gli ambientalisti ci vietano di toccare. E’ sempre un tira e molla tra l’ignoranza culturale e dare la colpa alle amministrazioni sulle qualità delle spiagge». Chiamato dalla platea dallo stesso Gasparri, che ne ha ricordato la conoscenza ormai quasi trentennale, da quando era adolescente, è intervenuto il senatore Costanzo Della Porta (Fratelli d’Italia). «Abbiamo fatto un buon lavoro a scegliere Francesco Roberti, che è un sindaco, abituato ad avere a che fare con i problemi della gente». Qui, uscendo dal tema, ha risposto alle polemiche del Pd sull’autonomia differenziata, di cui è relatore a Palazzo Madama. «Fanno mera attività di sciacallaggio, sulla questione dell’autonomia differenziata, un procedimento complesso, che è appena nato; peraltro le Regioni sono già autonome, tant’è che si parla di ulteriori forme di autonomia. Il disegno di legge si porterà avanti con le intese che dovrà fare anche Francesco Roberti, quando sarà presidente della regione, con il Governo e che se non vorrà farle non farà ulteriore economia differenziata, invitando poi i presenti a non farsi prendere dal panico sul catastrofismo indotto dai politici di sinistra». L’incontro si è avvia a conclusione con la sottolineatura delle criticità del comparto da parte dei rappresentanti di categoria, per Base balneare Pietro D’Andrea e Domenico Venditti per Sib-Confcommercio. Dalle loro parole si evince chiaramente che il Molise non soffre della scarsità di risorse, quella al centro della sentenza della Corte di giustizia europea, visto che solo un decimo dei 34 chilometri sono stati assegnati in concessione demaniale. La vicinanza al mondo balneare è stata confortata anche dalla telefonata in diretta del presidente nazionale del Sib Antonio Capacchione.

Commenta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

*

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.