Si è chiusa ieri mattina, alle 10, a Palazzo Vitale, sede della Giunta regionale del Molise, la vertenza Vibac. Come annunciato a margine delle assemblee dei lavoratori di venerdì sera, cristallizzata la posizione dei 116 dipendenti dichiarati in esubero, ma che avranno la copertura di un ulteriore anno di cassa integrazione straordinaria. Presenti l’assessore regionale Quintino Pallante (delegato dal presidente uscente Donato Toma) e il direttore del Terzo dipartimento, Claudio Iocca. Sigillato un accordo quadro venuto fuori dopo ben 5 incontri formali: 4, 16 e 30 maggio, poi 12 e 29 giugno. Summit nei quali le parti hanno ripetutamente concordato di aggiornarsi fino a ieri, per approfondire la problematica e per valutare le proposte formulate dalle parti. Anche ieri si è svolta una riunione ulteriore per l’esame congiunto necessario a inquadrare l’intervento di Cigs per accordo di transizione occupazionale. La Vibac è stata rappresentata in streaming dal maggiore azionista e presidente, Pietro Battista, nonché da Simone Pellegrini. Parti sociali affidate a Giuseppe Tarantino (Filctem-Cgil), Massimiliano Recinella (Femca-Cisl), Carlo Scarati (Uiltec-Uil), Roberto Bonaduce e Matteo Corvacchioli (Fismic-Failc-Confail) e le Rsu con Franco Lanotte, Giovanni Fiorilli e Antonio Colonna. Presente anche l’Anpal Servizi Spa, con Giovanni Di Matteo e Luciano Poleggi. Lo stabilimento Vibac, come precisato anche nel verbale siglato ieri (assieme a quello gemello di Vinci) produce nastro adesivo, a partite da supporti di film (polipropilene) e di carta, differenziandosi dai siti di Viggiano e Bazzano. La narrativa aziendale recita una produzione del settore tape in calo progressivo e significativo dal 2017, con una procedura di licenziamento collettivo datata inverno 2020 già a Vinci. Nello stabilimento di Termoli sono state mantenute le “commodities”, che essendo caratterizzate da margini inferiori, debbono sopperire in volumi superiori per avere costi unitari di produzione più bassi. Negli ultimi 3 anni, però, le condizioni di mercato sono peggiorate ulteriormente, a causa prima della pandemia e quindi del conflitto russo-ucraino, generando costi esponenziali per l’energia. Da qui la riduzione forte della domanda da parte di tutti i Paesi industriali, con in Italia l’innalzamento dei costi di produzione, aggravati da un credito bancario più oneroso. Dal 13 gennaio 2022 al 9 luglio scorso c’è stato un periodo di cassa integrazione ordinario, quindi un anno di Cigs e il 27 febbraio scorso è stata aperta la procedura di licenziamento collettivo dei 126 dipendenti (su 142), che abbiamo seguito in ogni passo. Scelta per la dirigenza aziendale ritenuta inevitabile a fronte degli interventi di efficientamento realizzati. I prezzi ai quali lo stabilimento di Termoli riesce a produrre continuano a non essere competitivi, poiché la congiuntura di mercato si ulteriormente aggravata, rendendo necessario ridurre gli organici in modo significativo. I primi confronti tra azienda e sindacati si sono avuti il 10 marzo e il 20 aprile scorsi, chiusi con un mancato accordo. Poi, si è insediato il tavolo regionale di crisi, nell’intento di limitare l’impatto della crisi sui livelli occupazionali, fino all’accordo di ieri. I 116 dipendenti vengono ora tutelati dalla Cigs dall’11 luglio al 10 luglio 2024.
Le misure che dovranno essere intraprese nei confronti dei lavoratori a rischio esubero, interessati alla sospensione-riduzione dell’orario di lavoro, sono finalizzate alla rioccupazione o all’autoimpiego, attraverso azioni programmatiche dirette alla formazione e riqualificazione. La finalità è quella di contrastare l’impatto della crisi aziendale sul territorio, attraverso il rafforzamento delle competenze e abilità professionali di lavoratrici e lavoratori coinvolti nella crisi, a rischio di disoccupazione, per favorire un loro rapido reinserimento professionale, anche in prospettiva di autoimprenditorialità, mediante la realizzazione di percorsi personalizzati di orientamento, formazione, accompagnamento al lavoro e supporto per l’autoimpiego. Tale obiettivo è perseguito operando a favore dei lavoratori della Vibac Spa coinvolti nella crisi aziendale, in una logica di partenariato, di rete e di dialogo, volta a favorire efficacemente l’incrocio tra domanda e offerta di lavoro, e dunque a sostenere lo sviluppo economico e sociale territoriale. L’aggiornamento delle competenze già possedute o l’acquisizione di nuove competenze richieste dal mercato del lavoro consentirà di ridurre il rischio di obsolescenze professionale e di esclusione sociale dei lavoratori, sia per favorirne il mantenimento al lavoro, o in alternativa, consentirne un reinserimento lavorativo, attraverso la ricerca attiva di una nuova occupazione oppure l’avvio di un percorso di imprenditorialità. I lavoratori interessati dal trattamento di integrazione salariale straordinaria accedono al programma denominato “Garanzia di occupabilità dei lavoratori” (Gol), che prevede nell’ambito delle disponibilità finanziarie della Regione Molise l’attivazione di misure personalizzate sulle esigenze specifiche dei lavoratori, articolate in interventi modulari e flessibili individuali e di gruppo, in cui i beneficiari dovranno essere al centro di un percorso orientato al loro reinserimento lavorativo, attraverso l’implementazione di attività di rafforzamento delle loro competenze, in coerenza con quanto previsto dal Piano di Attuazione regionale del medesimo programma. Il percorso di ricollocazione collettiva, nella sua attuazione, contemplerà la possibilità di utilizzare tutti i servizi e le misure codificate e disponibili. Sei gli step previsti: Orientamento specialistico di gruppo (anche individuale e per l’avvio della formazione), Formazione breve (Upskilling), Formazione lunga (Reskilling), Accompagnamento al lavoro, Supporto per l’autoimpiego e autoimprenditorialità, Incentivo per la creazione d’impresa. I servizi e le misure saranno attivati in maniera modulare, flessibile e tempestiva, in relazione allo sviluppo delle soluzioni occupazionali individuate e ai bisogni di adattamento delle competenze dei lavoratori rispetto a quelle soluzioni. I lavoratori saranno coinvolti in sessione informativa 8anche in forma laboratoriale) per la condizioni delle informazioni in merito allo stato di crisi e a quanto definito dal Tavolo di gestione; prime informazioni orientative sull’andamento del settore e dei profili di riferimento nel contesto locale, sulla base degli esiti delle analisi settoriali condotte; illustrazione dei servizi e delle misure predisposte per i lavoratori in riferimento al Programma Gol; illustrazione dei tempi e delle modalità di fruizione, delle misure dedicate, delle opportunità e della condizionalità.