Interrogatori, perquisizioni e informativa alla Procura della Repubblica di Larino. Le prime 48 ore di indagini serrate da parte degli agenti del commissariato di Polizia di via Cina e dei colleghi della squadra mobile della questura hanno portato a iscrivere i primi indagati nell’ambito dell’inchiesta mossa dopo la clamorosa sparatoria avvenuta tra le bande Rom di Termoli e Santa Croce di Magliano, avvenuta nella notte tra mercoledì e giovedì in contrada Airino, con bossoli, pistola e auto abbandonata recuperate dagli inquirenti tra via Madonna delle Grazie e via Asia. Una decina le persone che sono state sentite dagli investigatori, tutti coinvolti nella rissa che ha provocato anche due feriti, uno per gli effetti di un colpo inferto con la mazza da baseball, e l’altra di striscio da un proiettile, genitori di uno dei ragazzi al centro della contesa. Importante sarà anche il riscontro delle immagini delle telecamere presenti nella zona per chi indaga. Una vicenda che ha suscitato vivo allarme sociale, perché in Molise zuffe a colpi d’arma da fuoco non se ne vedono proprio e quanto successo, in luoghi densamente abitati, è considerato inquietante da chi abita sulla costa. Ulteriori sviluppi ci saranno a breve, poiché alla contestazione degli addebiti si potrà passare per chi ha avuto colpe maggiori nella fattispecie, anche a misure cautelari, ma di questo sapremo le novità nei giorni a venire. Una decina le persone sottoposte a interrogatorio e sulle quali sono scattate le perquisizioni a domicilio. Uno scontro armato provocato dalla volontà di sottomettere l’altro gruppo rispetto al controllo del territorio, molto verosimilmente anche in relazione allo spaccio di stupefacenti.

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