Non è certamente consigliabile lasciare le stoppie dopo la trebbiatura sul terreno se ci sono temperature che per giorni superano i 40 gradi, con picchi di 43. L’esempio di quello che stiamo dicendo, o meglio la conseguenza, c’è stata ieri pomeriggio, quando nel campo tra via delle Acacie, via degli Abeti e via dei Castagni, che copre diversi ettari, è divampato un incendio, pericolosamente propagatosi verso le palazzine Iacp, verso la casa del proprietario del fondo e verso la strada, dove ci sono cabine del gas e appena oltre supermercato, capannoni industriali e non molto distante persino un circo. Due ore di assoluto terrore e panico vissute dai residenti di contrada Casa la Croce, che hanno visto le fiamme alzarsi e alimentarsi col forte vento di garbino. Ci sono stati alcuni inquilini delle case popolari che coraggiosamente hanno riempito dei secchi d’acqua e aperto rubinetti e tubi dai garage, nell’attesa che giungessero i pompieri, a loro volta impegnati su numerosi interventi nel basso Molise. Sul posto oltre ai Vigili del fuoco anche i Carabinieri della compagnia di Termoli, mentre tanti residenti sono scesi in strada, un po’ per curiosità, diversi con smartphone alla mano per documentare in video e foto l’accaduto, ma anche per paura. Quando le fiamme si sono dirette verso via delle Acacie si è temuto il peggio, il fumo ha invaso la carreggiata e si è chiusa la strada, visto che era divenuta impraticabile, con un vigilantes a prestarsi prima che giungesse la Polizia locale. Insomma, un copione che si rinnova, ma anche in questo caso, con perizia e professionalità, l’emergenza è stata domata e la situazione è tornata alla normalità. Sempre a Termoli, lunedì sera, c’era stato un rogo all’ultravolo, nella zona di Rio Vivo e ieri mattina altri due focolai in via Giappone e via Mincio.

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