Ottimismo, ma non esagerando. Risultati positivi, ma si vuole alzare sempre di più l’asticella. E’ questo quanto professato ieri mattina dalla Goletta Verda e da Legambiente Molise, che nell’annuale report sui campionamento effettuati lungo la costa, ma anche nelle acque interne, ha rappresentato lo spaccato regionale. Un tendenziale progressivamente soddisfacente, se guardiamo agli anni pregressi, dove i dati persino erano in contrasto con quella della rete dei controlli Arpam, ora solo pressoché allineati. La tappa termolese della campagna estiva ha visto la conferenza stampa di Goletta Verde sui risultati delle analisi delle acque marine e lacustri in Molise ospitata dalla Guidotti Ships, di fronte al molo imbarchi delle Isole Tremiti. Lo stesso titolare e padrone di casa, Domenico Guidotti, si è detto soddisfatto della collaborazione che annualmente avviene con “Goletta verde”, auspicando che «I nostri mari siano sempre più puliti». All’incontro hanno partecipato Andrea De Marco, Presidente Legambiente Molise; Mattia Lolli, Portavoce Goletta Verde e Segreteria Nazionale Legambiente; Chiara Costantino, Referente Youth4Planet Molise; Valeria Papili, Legambiente Molise APS; Rita Colaci, Assessora all’Ambiente del Comune di Termoli e Marco Paolilli, Responsabile CONOU Coordinamento Area Centro-Sud. Sono tutti entro i limiti di legge i 5 punti campionati lungo le coste e le acque interne del Molise da Goletta Verde e Goletta dei laghi, le due campagne estive di Legambiente che monitorano lo stato di salute di mare e laghi. È questa in estrema sintesi il bilancio finale 2023 che emerge con una buona notizia per il Molise, che registra dei miglioramenti rispetto al bollettino dello scorso anno. Per quanto riguarda i monitoraggi effettuati da Goletta Verde, sono 3 punti campionati lungo la costa, nella provincia di Campobasso: un punto a mare presso la spiaggia Sant’Antonio nel Comune di Termoli, e due presso la foce del Sinarca nel Comune di Termoli e alla foce del fiume Trigno nel Comune di Montenero di Bisaccia. Tutti e tre i punti sono risultati entro i limiti alle analisi microbiologiche effettuate dai laboratori presenti sul territorio: un ottimo risultato, visto che l’hanno scorso il punto della foce del Fiume Trigno era risultato fortemente inquinato. La Goletta dei Laghi ha, invece, monitorato 2 punti nel Comune di Chiauci (IS): il primo campione è stato prelevato in località Civitelle, sulla sponda Nord, presso la diga; il secondo in località Fonte Casale, nel corso del fiume Trigno, prima dell’ingresso a lago. Tutti e due i campioni hanno dato riscontro positivo risultando entro i limiti di legge, come lo scorso anno. «Monitorare costantemente lo stato di salute delle acque marine e dei bacini lacustri è una delle attività che vogliamo porre sempre più al centro delle azioni di tutela e controllo della regione – ha dichiarato Mattia Lolli, Portavoce Goletta Verde e Segreteria Nazionale Legambiente – dove l’attenzione e la sensibilità con cui il territorio sta rispondendo alla nostra campagna sono indicative di un cambio di approccio. Gli esiti positivi delle analisi, del resto, confermano questa tendenza. Un risultato positivo di questo genere, tuttavia, non deve certo fare abbassare la guardia sullo stato di salute delle acque molisane, ma anzi spingere a implementare azioni virtuose e investimenti per mantenerlo e migliorarlo». «Anche quest’anno abbiamo monitorato due foci “storiche” di Goletta Verde: quella del torrente Sinarca e quella del fiume Trigno – ha commentato Andrea De Marco, Presidente Legambiente Molise – La seconda, che l’anno scorso era fortemente inquinata, oggi risulta entro i limiti di legge. Inoltre, per quanto riguarda il torrente Sinarca, grazie all’avvio dello scorso anno dell’impianto di depurazione, il risultato è rimasto stabile rispetto al 2022. Questa è la dimostrazione che facendo funzionare gli impianti si può migliorare la qualità dei nostri corsi d’acqua. Sarà importante continuare a monitorare le due foci per prevenire lo scarico di reflui non depurati lungo l’asta dei due fiumi e migliorare l’efficienza energetica degli impianti di depurazione datati. Questo sarà sicuramente un compito della G.R.I.M., la società nata per la gestione delle reti idriche cittadine e degli impianti di depurazione, che è il primo passo per avviare un programma di utilizzo razionale ed efficiente dell’acqua anche dal punto di vista della depurazione». Per quanto riguarda il monitoraggio effettuati da Goletta dei Laghi: «Anche quest’anno l’invaso di Chiauci presenta eccellenti valori di qualità delle acque, come certificato dal laboratorio Niro, al quale siamo grati per la preziosa collaborazione scientifica”, – ha dichiarato Elisa Scocchera, portavoce Goletta dei Laghi di Legambiente – Sia il punto di prelievo di Civitelle, nei pressi della diga, che quello di Fonte Casale, in cui il Trigno si immette nell’invaso, mostrano livelli di inquinanti estremamente bassi, addirittura inferiori a quelli dello scorso anno. Abbiamo notato che, grazie alle precipitazioni primaverili, il livello del lago è aumentato rispetto allo scorso anno. Ma attenzione: nonostante abbia accumulato un po’ di volume, il problema della siccità persiste. Nei prossimi anni continueremo, infatti, a monitorare attentamente il lago di Chiauci con la speranza che diventi un esempio di buona gestione per la preziosa risorsa acqua, in quanto sempre più scarsa, anche nella nostra Regione». Secondo il Piano di Gestione delle Acque dell’Autorità di Bacino Distrettuale dell’Appennino Meridionale (III ciclo di pianificazione, 2021-2027), infatti, gli scarichi urbani rappresentano una pressione puntuale significativa per il 67% dei corpi idrici superficiali (fluviali, lacustri, di transizione e delle acque marino-costiere). Una tipologia di pressione che, da sola o assieme ad altre più o meno impattanti, impedisce a questi corpi idrici di raggiungere un buono stato, come richiesto dalla Direttiva Quadro Acque (2000/60) Sul piano degli impianti di depurazione il Molise ne ha solo uno in procedura di infrazione (l’ultima, 2017/2181) ed è il depuratore di Termoli Porto, il quale però stando a notizie recenti, verrà dismesso e delocalizzato nella zona industriale di Pantano Basso, sempre nel comune di Termoli. Da sottolineare la partnership rinnovata con Conou, Consorzio Nazionale Oli Usati, sostiene da anni la campagna estiva di Legambiente, nella convinzione che sia assolutamente necessario agire collettivamente per la tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. Il Consorzio è parte attiva in questo scenario: con la sua attività di raccolta e rigenerazione degli oli minerali usati è un esempio di eccellenza di economia circolare, non solo in Italia, ma addirittura in Europa. Raccogliendo l’olio lubrificante usato alla fine del suo ciclo di vita nei macchinari industriali, ma anche nelle automobili, nelle barche e nei mezzi agricoli, il CONOU fa in modo che questo rifiuto – altamente pericoloso se non gestito correttamente – si trasformi in una preziosa risorsa. Oltre il 98% dell’olio raccolto dal Consorzio viene infatti rigenerato e trasformato in nuova materia prima riutilizzabile, con benefici per l’ambiente e la salute grazie alla riduzione dell’utilizzo di risorse naturali e delle emissioni di gas serra e di altri inquinanti. Lo scorso anno in Molise il Conou ha recuperato 699 tonnellate di olio usato. «Il Conou è da 39 anni impegnato a raccogliere l’olio usato fino all’ultima goccia, perché rispettare l’ambiente significa poter garantire il futuro nei nostri figli prima che il nostro. In ciò siamo da anni accomunati a Legambiente, ai suoi meravigliosi giovani volontari, traguardando gli stessi obiettivi di Economia Circolare, lotta al Cambiamento Climatico, ed evoluzione dei comportamenti.” ha affermato Marco Paolilli, Responsabile CONOU Coordinamento Area Centro Sud. “L’olio usato va raccolto tutto e rigenerato tutto; per questo stiamo dedicando in questo momento grande attenzione anche ai porti turistici dove via via operiamo per offrire ai diportisti la possibilità di consegnare l’olio usato del loro motore in modo agevole e in uno spazio dedicato e ordinato, in cooperazione con le autorità preposte. Il CONOU quindi ha una doppia missione, Raccogliere e Rigenerare, pienamente realizzata, e fa da esempio all’Europa e a tutte le economie circolari nascenti di altre filiere di rifiuti che continuano a svilupparsi, sempre più recuperando nuove risorse anziché inquinare mari e spiagge». I prelievi di Goletta Verde e Goletta dei laghi vengono eseguiti da tecnici, volontari e volontarie di Legambiente. L’ufficio scientifico dell’associazione si è occupato della loro formazione e del loro coordinamento, individuando i laboratori sul territorio. I campioni per le analisi microbiologiche sono prelevati in barattoli sterili e conservati in frigorifero, fino al momento dell’analisi, che avviene lo stesso giorno di campionamento o comunque entro le 24 ore dal prelievo. I parametri indagati sono microbiologici (enterococchi intestinali, Escherichia coli). Per la Goletta Verde, il numero dei campionamenti effettuati viene definito in proporzione ai Km di costa di ogni regione.