«Sulla salvaguardia dei livelli occupazionali ci stiamo lavorando da tempo, non da oggi». Si esprime così il Governatore del Molise, Francesco Roberti, a margine dell’incontro convocato ieri mattina alle 11, nel parlamentino di Palazzo Vitale, in cui si è confrontato con le delegazioni delle sigle metalmeccaniche Fim-Cisl, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf-r, insieme alla Fiom-Cgil. Il tema è quello della Gigafactory Stellantis, evoluzione green dello stabilimento industriale principe della regione, che lui stesso conosce bene essendo stato sindaco per 4 anni e in amministrazione per 21. «Tenete conto che questo è un nuovo progetto, di cui Stellantis è solo uno dei partner di Acc. Col Ministro Urso abbiamo inteso di far comprendere come vada avviato un percorso di ricollocazione professionale diverso da quanto avvenuto altrove. Il piano industriale di Acc andrebbe in questo senso e alla fine saremo stati in grado di ottenere la trasformazione a saldi invariati. E’ una opportunità unica, perché in Europa di Gogafactory ce ne saranno tre, in Francia, Germania e qui a Termoli. Sarà un impianto moderno che dovrà partire a breve, grazie alla sinergia con Total e Mercedes. Che abbiano scelto il Molise dobbiamo solo essere orgogliosi, la stessa Mirafiori voleva ottenerla. La scelta di Termoli si deve alla capacità mostrata nel tempo dai dipendenti di Termoli». Il Governatore Roberti ha incontrato le parti sociali metalmeccaniche assieme all’assessore alle Attività Produttive, Andrea Di Lucente. Confronto promosso nell’ottica di un confronto che mira a comprendere quale sarà la strada destinata a tutelare maggiormente il Molise, sia nella fase della riconversione industriale sia in una visione a lungo termine, strategica e lungimirante. Questo è quanto emerso dall’incontro al termine del quale il presidente Francesco Roberti ha rimarcato come «sia pronto a chiedere all’azienda un tavolo a parte rispetto alle altre Regioni, poiché per il Molise la strada è già tracciata con alcune peculiarità che la differenziato dalle altre realtà regionali». «A livello nazionale si trattano temi di tutt’altra natura, mentre noi abbiamo necessità di un confronto più territoriale – ha proseguito Roberti – Per questo motivo, eviteremo di ritrovarci ingessati in confronti che non ineriscono da vicino le nostre esigenze». Il presidente della Regione Molise ha ribadito l’intenzione di seguire con grande attenzione la vertenza, orientando le scelte sempre nell’interesse del Molise, anche alla luce del fatto che «la sede di Termoli dispone di un personale di qualità, valore aggiunto del sistema Acc». «A Termoli si va verso il futuro – ha ribadito l’assessore Andrea Di Lucente – dobbiamo cogliere e lavorare per questa grande opportunità, in modo che la sede di Termoli sia oggetto di un investimento importante. Stiamo trattando, a livello nazionale, anche l’ipotesi della creazione di un polo di ricerca, che potrebbe generare su Termoli ulteriore sviluppo, garantendo l’indotto sul lungo periodo. Stiamo negoziando anche sulla riqualificazione del personale con una formazione specifica. Formazione e infrastrutture sul territorio regionale dovranno andare di pari passo». I sindacati hanno mostrato a Roberti e Di Lucente la loro preoccupazione relativamente alla ricollocazione del personale e all’impatto che la transizione ecologica potrà avere sulla produzione delle autovetture. Il presidente e l’assessore hanno ribadito che le prossime tappe saranno quelle di un tavolo di confronto con Acc, finalizzato a trovare le giuste soluzioni, sia per la migliore riqualificazione del personale sia per la tutela dell’occupazione nella sede termolese. La delegazione dei cosiddetti partecipativi, formata da Fim-Cisl, Uilm, Fismic, Uglm e Aqcf-r, ha sottolineato: «Riteniamo fondamentale aver dato la giusta importanza a tale tappa per affrontare con decisione il delicato tema del nuovo insediamento industriale che vedrà nell’immediato futuro la regione Molise ospitare la nuova Gigafactory di Acc di Termoli. Si è ampiamente discusso della fase di estrema complessità che la transizione all’elettrico dovrà affrontare e tutte le preoccupazioni analizzate in tema di sviluppo industriale, investimenti futuri, infrastrutture e gestione dei livelli occupazionali. Abbiamo raccolto con parere favorevole la disponibilità delle istituzioni che nell’immediato venga aperto un tavolo tecnico permanente tra la Regione Molise, Acc e le scriventi organizzazione sindacali così come da nostra richiesta. Abbiamo altresì avanzato al presidente della Regione Molise di prendersi l’impegno che invece tale tavolo venga allargato a livello Nazionale alle parti interministeriali ai vertici del gruppo Stellantis e alle segreterie nazionali delle organizzazioni sindacali». Articolato, invece, il pensiero della Fiom-Cgil: «Ci siamo incontrati per discutere del progetto della società “Acc” relativo all’insediamento di una Gigafactory nel sito Stellantis di Termoli e del futuro industriale e occupazionale di quest’ultimo stabilimento. Dopo un’ampia analisi della situazione attuale e prospettica e l’esposizione delle preoccupazioni relative al futuro occupazionale territoriale, le proposte sindacali avanzate ed i chiarimenti richiesti sono stati: 1- raggiungere un accordo di ricollocazione nella nuova società Acc dei lavoratori attualmente in forza presso lo stabilimento Stellantis; 2- conoscere, con un buon margine di attendibilità, i tempi di avvio delle produzioni nella Gigafactory per poter studiare ed attivare gli ammortizzatori sociali più idonei da utilizzare nello stabilimento Stellantis per far fronte ad eventuali esuberi di personale nell’attesa delle ricollocazioni in Acc; 3- verificare l’opportunità di proseguire le produzioni di motori all’interno dello stabilimento Stellantis di Termoli anche dopo il 2035 (anno che, sulla base della normativa europea attualmente vigente – e comunque passibile di eventuali successive riforme e integrazioni – dovrebbe segnare la fine delle produzioni di motori endotermici in Europa), così da poter contare su due insediamenti produttivi sul territorio di Termoli, con maggiori garanzie occupazionali. Il presidente della Regione Molise si è reso disponibile ad affrontare le questioni sottoposte, proponendo l’apertura di un tavolo tecnico permanente territoriale con la società Acc e le parti sociali, al fine di raggiugere gli obiettivi relativi alla salvaguardia occupazionale e industriale del territorio, ed impegnandosi ad allargare il suddetto tavolo alle istituzioni ministeriali e alle sigle nazionali, come richiesto dalle segreterie territoriali». In serata, lo stesso Ministro Adolfo Urso, intervenuto a Pescara, per chiudere la rassegna Abruzzo Economy Summit, ha parlato di Stellantis, rimarcando l’Adriatico come protagonista centrale per lo sviluppo dell’Europa. Non poteva mancare un ampio passaggio su Stellantis e sul tavolo al quale, accanto all’azienda, siederanno anche i sindacati, l’Anfia e i presidenti delle Regioni dove hanno sede gli stabilimenti della multinazionale. «Per concordare, entro dicembre, quello che abbiamo definito il Piano di sviluppo di Stellantis in Italia. Le prime linee di indirizzo sono chiare. Innanzitutto invertire la tendenza sulla produzione, visto che negli ultimi vent’anni i veicoli prodotti in Italia si sono ridotti progressivamente fino a raggiungere livelli davvero allarmanti, con l’obiettivo di raggiungere nel tempo un milione di auto e veicoli commerciali, garantendo anche i livelli occupazionali. Quindi aumentare gli investimenti in ricerca, sviluppo e in modelli innovativi, che saranno più diffusi nei prossimi anni con la transizione all’elettrico. Il terzo tema è come garantire la transizione per tutta la filiera dell’indotto dell’automotive italiano, un gioiello della nostra industria e che serve anche imprese automobilistiche di altri Paesi. Credo che il faro debba essere – ha aggiunto rilanciare l’industria automobilistica del nostro Paese su cui è nata, peraltro, tutta l’industria italiana».