Il Porto di Termoli è transitato sotto le insegne dell’Autorità di Bari, ma c’erano ancora delle pendenze da sistemare tra Regione e Comune, ad esempio sui rifiuti e addirittura per vicende di anni pregressi. Tra i compiti assunti dalla Regione prima dell’intervenuto decreto legge del 16 giugno 2022 n. 68, convertito in legge n. 108 del 05/08/2022, attraverso il quale il porto di Termoli è entrato a far parte dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico Meridionale, vi era anche quello di garantire l’efficienza e la funzionalità dei servizi agli utenti del Porto di Termoli. Il 28 aprile 2010 fu sottoscritta tra la Regione Molise e il Comune di Termoli la Convenzione per l’affidamento al Comune di Termoli dei servizi di gestione dei rifiuti solidi urbani prodotti all’interno dell’area portuale per il periodo 01/05/2010–31/12/2010, rinnovata a tutto a tutto il 2012 e rinnovabile per gli anni successivi previa concertazione tra le parti, delle nuove modalità di gestione dei rifiuti in ambito portuale. Il 22.07.2014 si tenne, presso gli Uffici dell’allora Servizio Difesa del Suolo, Opere Idrauliche e Marittime Servizio in Termoli, apposita riunione operativa al fine di ridefinire un nuovo accordo tra le parti volto alla determinazione e conseguentemente all’applicazione di nuove condizioni contrattuali, a seguito dell’applicazione dell’imposta Tari da parte del Comune di Termoli e, quindi, della conseguente quantificazione del gettito di tale imposta, derivante dai concessionari esistenti in ambito portuale. Il successivo 21.01.2015 è stato comunicato al Comune di Termoli il nulla osta al rinnovo della convenzione in oggetto sino al 31.12.2015, nelle more della conclusione del procedimento inerente alla quantificazione del gettito dell’imposta Tari derivante dai concessionari esistenti in ambito portuale, da scomputarsi dai costi dei servizi di igiene urbana nell’anno 2015, rimandando in sede di stipula della convenzione la definizione particolareggiata dei termini e delle modalità di gestione. Trascorrono gli anni, ma l’imposta non viene versata e allora l’Ufficio Legale del Comune di Termoli, il 10.02.2017 ha comunicato la costituzione in mora dell’Amministrazione Regionale, intimando e diffidando formalmente ad adempiere al versamento delle somme dovute per la gestione dei Rsu in ambito portuale. Si finisce dinanzi al Tribunale Civile di Campobasso, ma passano ancora altri anni e il Comune di Termoli ha inoltrato la proposta di definizione bonaria della controversia promossa dinanzi al Tribunale Civile di Campobasso per la condanna al pagamento degli oneri, con abbandono del giudizio con compensazione delle spese di lite e rinuncia alla solidarietà da parte dei procuratori costituiti, con la condizione del pagamento da parte dell’Amministrazione Regionali dell’importo lordo di € 190.443,41 per le annualità 2015 e 2016. L’Avvocatura Distrettuale dello Stato ha rappresentato al Comune di Termoli l’assenso della Regione Molise alla definizione bonaria della controversia, alla condizione che il Comune esplicitasse la rinuncia a competenze per annualità diverse da quelle oggetto dell’intesa transattiva nei termini indicati nella stessa nota. Il Comune di Termoli non ha manifestato il proprio assenso alla proposta e lo scorso 24 agosto il Tribunale ha accolto la domanda, condannando la Regione Molise al pagamento in favore del Comune di Termoli dell’importo di € 190.443,41 e alla rifusione in favore della parte attrice delle spese di lite liquidate in complessivi € 8.433,00, oltre rimborso forfettario nella misura del 15%, IVA e CPA come per legge, oltre le spese vive; somma liquidata dalla Regione, pochi giorni fa al Comune.

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