Violenze di genere e codice rosso. Più se ne parla, più siamo costretti a riportare in cronaca comportamenti di chi viola le norme, anche più volte. Un circolo perverso, l’aggettivo è quanto mai calzante. Un 2023 che sembra davvero non avere tregua da questo punto di vista e seppur, per fortuna, in assenza di episodi di sangue, efferati, non mancano i problemi sul nostro territorio. I militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia Carabinieri di Termoli hanno arrestato un 29enne del posto, già noto alla giustizia, in piena flagranza dei reati di violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e di atti persecutori. La misura cautelare, a cui lo stesso si trovava sottoposto dal 22 agosto scorso, era stata emessa dal Gip del Tribunale di Larino in seguito a reiterate condotte di natura persecutoria, consistite in diversi pedinamenti effettuati durante la scorsa estate nei confronti della 35enne ex compagna dello stesso, legate alla mancata accettazione da parte dell’uomo dell’interruzione della relazione con la donna. Nella circostanza i militari, su richiesta di aiuto pervenuta al numero di emergenza 112 da parte della vittima, intervenivano tempestivamente sorprendendo il 29enne alla guida della propria autovettura intento a pedinare un veicolo condotto proprio dalla 35enne, in palese violazione della misura cautelare a cui era sottoposto. A quel punto, appurate le sue responsabilità, il 29enne è stato tratto in arresto – per violazione del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa e atti persecutori – e tradotto, previ adempimenti del caso, presso la casa circondariale di Larino per ivi permanere a disposizione della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Larino.
Nel corso della successiva udienza dinanzi al Gip frentano, l’arresto è stato opportunamente convalidato poiché legittimamente eseguito e disposta la permanenza in carcere con provvedimento di aggravamento della pregressa misura cautelare violata. Positivo è stato fortunatamente l’epilogo di questa vicenda che, grazie al perentorio e deciso intervento dei militari dell’Arma, ha permesso di tutelare la vittima ed evitare che la situazione degenerasse e che la condotta delittuosa in questione potesse verosimilmente portare – come purtroppo spesso accade specie in casi di questo genere – a ben più gravi ed irreparabili conseguenze.