La tradizione del mondo della pesca rappresenta l’identità del territorio e della città di Termoli. Per questo, l’incontro col sottosegretario Patrizio Giacomo La Pietra di ieri mattina in sala consiliare ha rappresentato un momento importante nella storia recente della marineria molisana. Il governo sovranista di Giorgia Meloni indubbiamente sposa le battaglie che da anni il comparto ittico rivolge all’Europa e ieri le istanze promosse dalle categorie, con le delegazioni associative che vedono a capo Basso Cannarsa, Domenico Guidotti, il tandem Paola Marinucci-Fulvia Verlengia, sono coincise in pratica col dettato del sottosegretario originario di San Severo, che da piccolo veniva sul litorale termolese in vacanza. Insomma, una zona che bene conosce e che ora tutelerà ancora di più dopo quanto ricevuto in termini di apprezzamento dagli imprenditori della pesca. I tarli sono sempre quelli: un fermo biologico che da 35 anni non risolve il problema del ripopolamento della fauna ittica, indennizzi fermi al palo da due anni, caro gasolio, regolamenti tagliola che da Bruxelles vorrebbero imporre perfino telecamere a bordo dei pescherecci e la mannaia dello strascico da debellare entro il 2030, con una progressiva riduzione dello sforzo di pesca. Accanto a lui, i parlamentari di Fratelli d’Italia Costanzo Della Porta ed Elisabetta Lancellotta, gli assessori regionali Salvatore Micone, Michele Marone e il governatore Francesco Roberti, in sala c’erano diversi armatori, i loro rappresentanti, i vertici della Guardia costiera col comandante del porto Sergio Mostacci e a fare gli onori di casa il vicesindaco reggente Vincenzo Ferrazzano e gli assessori Nicola Balice e Silvana Ciciola. La visita del sottosegretario arriva in un momento particolare per la pesca, alle già note problematiche si aggiungono le recenti richieste dell’Unione Europea. Per avere più chiara la situazione, ha detto il sottosegretario La Pietra, il Masaf sta organizzando sul territorio vari incontri per cercare di capire come intervenire a sostegno degli operatori. Interessante l’apertura a una diversa politiche sulle giornate di pesca, liberalizzazione richiesta dagli stessi pescatori: fissare un numero e lasciarlo gestire in autonomia. Ma La Pietra ha anche affrontato un nodo cruciale, quello che vede prodotto sulle banchine solo il 15% del pescato consumato sulle nostre tavole. Da qui, occorre un giro di vite, anche perché il comparto ittico italiano non può subire la concorrenza interna. Grande il sostegno da parte della delegazione parlamentare di Fratelli d’Italia al mondo di pescatori, ha sottolineato la Lancellotta, mentre Della Porta ha ribadito che «È stato un momento molto importante di confronto durante il quale il Sottosegretario ha fatto sentire la vicinanza del governo Meloni anche a questo territorio rispondendo ai quesiti delle categorie di settore, assumendo degli impegni seri e puntuali su quelli che saranno i prossimi provvedimenti del governo in favore di questa importantissima categoria». Sia Roberti che Guidotti, infine, hanno posto in evidenza anche la problematica afferente il settore dei vongolari.

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