Più si avvicina la data della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, ormai prossima, calendarizzata il 25 novembre, più desta sconcerto assistere, o meglio apprendere delle nefandezze di cui gli uomini ancora si macchiano. In una ipotetica scala di valori delle angherie e dei soprusi commessi negli ultimi mesi, quanto fatto da un 27enne ai danni di una cugina di 24 anni ha qualcosa di veramente riprovevole. Non solo lei le ha dato ospitalità, forse riparo, ma ne è stata abusata, fino a quando non è finito in cella. I militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia Carabinieri di Termoli, a conclusione di accertamenti seguiti ad un intervento effettuato nel corso di un servizio perlustrativo, hanno arrestato in flagranza di reato il giovane, peraltro noto alla giustizia, dimorante in una località del basso Molise, nell’hinterland. Il 27enne è stato ritenuto responsabile dei reati di maltrattamenti contro familiari o conviventi, lesioni personali, violenza sessuale, violenza privata, minaccia e danneggiamento. Segnalazione efficace e provvidenziale quella di un vicino, che nella circostanza ha telefonato al centralino del 112, chiedendo l’intervento dei militari dell’Arma presso l’abitazione della 24enne. Solo l’arrivo del personale del Norm ha messo fine all’azione persecutoria e violenta del ragazzo. Dopo una lite nel corso della quale ha danneggiato una finestra e rotto diversi oggetti, stava picchiando e minacciando la malcapitata. Nel corso degli immediati accertamenti emergeva anche che da circa 2 settimane, nel periodo in cui veniva ospitato dalla donna di cui era peraltro parente, il 27enne le aveva arbitrariamente ispezionato lo smartphone e l’aveva altresì costretta a subire atti sessuali dietro la minaccia di divulgare fotografie e filmati di cui lo stesso era in possesso ed in cui la vittima appariva nuda. La donna, prontamente soccorsa sul posto dai militari e poco dopo anche da personale medico del locale 118, riportava fortunatamente solo lesioni lievi legate alla patita aggressione giudicate guaribili in un giorno. Pertanto l’uomo, appurate le chiare responsabilità penali in merito all’accaduto, veniva arrestato e tradotto presso la casa circondariale più vicina. Nella successiva udienza dinanzi alla competente Autorità Giudiziaria di Larino, l’arresto è stato opportunamente convalidato ed a carico del 27enne veniva confermata la misura della custodia in carcere.