Sarà stato graupel o grandine, non sta agli agricoltori certificare il fenomeno meteo estremo avvenuto sabato scorso. Nella zona Nord della città di Termoli, soprattutto, la tempesta di vento e la precipitazione simil-nevosa, che sembrava grandine, ma dagli effetti differenti, ha causato danni molto consistenti al settore agricolo. Già minato da una campagna vitivinicola che ha visto raccogliere poco e nulla, Marco Travaglini ha lamentato ora la perdita del raccolto di carciofi e il tandem sono 200mila euro di danni, mica pizza e fichi. Usiamo questo tono quasi irriverente per evidenziare il clamoroso dato, con la rabbia di chi vede investire risorse e lavoro di un anno e forse anche di più. «Oltre alla raccolta dell’uva, che non vi è stata. Nella giornata di sabato scorso il nubifragio che si è abbattuto sulla costa molisana ha continuato a mettere in ginocchio il settore agricolo. Oltre ai danni che la peronospora ha causato all’abbattimento della raccolta delle uve, adesso ci troviamo a rimanere mano in mano anche con la raccolta degli ortaggi come carciofi insalata e verdure varie. A tal proposito chiediamo alla Regione Molise di attivarsi al più presto per cercare di colmare questo settore che ormai è attanagliato dalle calamità. Nulla toglie che parecchie culture continuano ad essere distrutte dall’invasione dei cinghiali. La situazione è davvero drastica. Il settore chiede aiuto».