Da Molise Domani a Termoli Domani, ma memori degli errori, forse commessi in buona fede, fuoco di sbarramento sul Pd, nessuna ipotesi di alleanza alle prossime elezioni amministrative. Certo, mancano diversi mesi alla presentazione delle liste, ma la scottatura avuta in sede del tavolo regionale, dove è stata sacrificata la candidatura di Domenico Iannacone, brucia ancora. E’ evidente nelle parole di Famiano Crucianelli, un po’ il capofila del movimento civico. «C’è una chiara responsabilità su quanto accaduto,
avevamo già dubbi forti sulla loro volontà di essere realmente oggetto di cambiamento e soprattutto di promuovere una partecipazione reale, quindi la nostra posizione è orientata a un movimento nuovo, civico, di partecipazione dei cittadini a quella che è il governo della cosa pubblica. Non pensiamo che ci sia alcuna volontà di cambiamento nei partiti dei quali si parla (con riferimento ai dem), che hanno fondamentalmente sequestrato la politica, per utilizzarla per fini particolari e particolaristici e quindi non vedono come possano essere interlocutori in questa fase, proprio non ci sono le condizioni elementari perché questo possa accadere». Crucianelli l’ha espresso nel corso della conferenza stampa di ieri mattina, che ha seguito quella di due settimane fa di Alternativa Civica. Assieme a lui, Giulia Di Paola e Tina De Michele, ma c’erano proprio i rappresentanti di Alternativa civica, i pentastellati Valerio Fontana e Patrizia Manzo, Giovanni Di Stasi, Pino D’Erminio, Simone Coscia e il consigliere comunale Andrea Casolino, oltre ad alcuni altri esponenti della società civile. Giulia Di Paola ha elencato i lemmi programmatici dell’iniziativa: «Termoli Domani è un movimento civico che intende attivare una riflessione corale sul futuro della città, senza inserirsi nelle dinamiche politiche del passato e senza dar luogo a tavoli di concertazione con i partiti.
Termoli Domani ricerca il dialogo con altri soggetti civici attivi per riconsegnare ai cittadini il diritto di partecipare attivamente alle procedure per la scelta del sindaco e delle scelte fondamentali per il futuro della città.
Nessuna indicazione dall’alto sarà presa in considerazione.
In questa conferenza stampa vogliamo delineare la nostra visione di Termoli e indicare le tappe di un percorso che porterà alla condivisione dei progetti e della leadership da sostenere in occasione delle prossime elezioni amministrative.
Partiamo, nella nostra presentazione, da alcuni temi che per noi rivestono una particolare importanza:
Il diritto alla salute
Su questo capitolo fondamentale che misura la civiltà delle nostre società Termoli è due passi indietro. Non solo perché manca di una sanità territoriale, ma anche perché è priva di ogni dignitosa assistenza ospedaliera pubblica o privata.
Nella piramide della sofferenza e della malasanità molisana Termoli è, incontestabilmente, nella pattuglia di testa.
La strutturazione di una adeguata medicina territoriale e la scelta di un ospedale pubblico di eccellenza sono le premesse di ogni progetto che voglia parlare del futuro della città.
Il valore della bellezza
La bellezza non è un lusso né una stravaganza per persone abbienti. È una delle condizioni, se non la condizione fondamentale, per dare valore al nostro patrimonio comune.
Termoli è bellezza. Rafforzare e valorizzare la bellezza della città è fondamentale per Termoli Domani.
L’innovazione e la sostenibilità
La bellezza e il suo valore, i diritti sociali e la loro tutela hanno i piedi di argilla, se non adottiamo la sostenibilità come principio che deve orientare ogni progetto di sviluppo.
Termoli e il Basso Molise hanno dietro l’angolo grandi sfide che decideranno molto del futuro della città:
il destino del polo industriale, la pesca e le attività ad essa connesse, l’agricoltura dell’entroterra, l’energia e l’innovazione sociale.
E’ necessario cogliere l’occasione della Gigafactory per proporre Termoli come polo della transizione energetica e della lotta ai cambiamenti climatici.
Il sapere, la formazione e la conoscenza
La cultura del bello, la produzione sostenibile della manifattura e dell’agricoltura, i diritti sociali, una rete leggera e efficace della mobilità, le energie rinnovabili possono essere le tessere del mosaico di un grande cambiamento.
Per questa impresa è decisivo che Termoli sia sempre più un centro della riflessione permanente sul futuro, della conoscenza, della formazione e della innovazione.
Il comune soggetto politico – imprenditoriale
E’ necessario che Termoli esca dal solco della pigrizia burocratico-amministrativa e sempre più si ponga come imprenditore politico che programma, progetta, orienta e promuove le attività sociali, culturali ed economiche della città e le protegga da ogni forma di infiltrazione malavitosa.
Termoli, l’Adriatico e i Balcani
Fondamentale è il ruolo che Termoli può svolgere nella battaglia da intraprendere per ridare slancio al corridoio plurimodale adriatico e, in particolare al miglioramento delle infrastrutture stradali, autostradali, ferroviarie e marittime. La cooperazione con i Balcani è un patrimonio antico, una risorsa che di fronte alle grandi contraddizioni di questa nostra epoca può diventare particolarmente preziosa.
I principi della buona governance
Per raggiungere questi obiettivi servono autorevolezza, capacità amministrativa e un pieno coinvolgimento dei cittadini.
La promozione e il rispetto dei principi europei di buona governance possono aiutare la nostra città a uscire dalla sfera di opacità che, come certifica Transparency International, avvolge e rischia di soffocare i Paesi mediterranei, compreso il Mezzogiorno d’Italia.
Tempi e metodo
Sappiamo bene che nel confronto pre-elettorale c’è il rischio di perdersi in prospettazioni astratte e irrealizzabili, ma proprio per questo abbiamo deciso di ancorare le nostre proposte a progetti concreti e che sottoporremo a un confronto serrato con i cittadini.
Nello specifico, entro il mese di dicembre costituiremo i 4 gruppi di lavoro incaricati di definire le singole proposte progettuali e di portarle al confronto con i cittadini.
Nel mese di gennaio definiremo un simbolo coerente con la nostra visione e la nostra progettualità e daremo il via alle assemblee pubbliche che apriranno di fatto la nostra attività di condivisione dei progetti da realizzare per la città.
Organizzeremo incontri aperti a tutti i cittadini che vogliano contribuire a definire e a realizzare una nuova e migliore identità per la loro città».

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