Sul rischio dimensionamento scolastico, nuovo affondo dei consiglieri comunali e provinciali Daniela Decaro e Oscar Scurti: «Toccava all’Achille Pace essere dimensionato?» «La rete si infittisce. Siamo certi che ad essere dimensionato doveva essere l’Achille Pace? È bastata una semplice disamina delle fasce di complessità e attribuzione dei punteggi assegnati alle istituzioni scolastiche per l’anno 2024-2025 per capire che l’Achille Pace è il primo Istituto e non l’ultimo per numero di studenti. Abbiamo quindi inviato una nota al Presidente della Provincia informandolo di quanto abbiamo appreso affinché possa, attraverso lo strumento dell’autotutela o altro all’uopo predisposto dalla legge, a provvedere a verificare l’esattezza dell’azione amministrativa e a porre in essere tutte le azioni necessarie a scongiurare possibili contenziosi che influirebbero sulle casse provinciali ergo su tutti i cittadini. Vi terremo aggiornati». I due amministratori di opposizione hanno anche evidenziato quanto scritto dall’allora direttrice scolastica Annapaola Sabatini, nel maggio scorso, in occasione dell’avvio della fase di revisione delle fasce di complessità e attribuzione dei punteggi assegnati alle istituzioni scolastiche della Regione Molise per l’anno scolastico in corso, 2023/2024. Intanto, è stata presentata la proposta di istanza di revoca in autotutela della “Deliberazione afferente il piano di dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2024-2025 licenziata favorevolmente in data 14/12/2023”. «I sottoscritti consiglieri provinciali Oscar Daniele Scurti e Daniela Decaro – visto il Regolamento sul funzionamento del Consiglio Provinciale, premesso che in data 14/12/2023 con due soli voti contrari veniva deliberato il piano di dimensionamento della rete scolastica per l’anno scolastico 2024-2025;la deliberazione ut supra emarginata, prevede nella sua complessità, anche l’accorpamento degli Istituti Comprensivi del Comune di Termoli da 4 a 3; la valutazione operata al fine di classificare i diversi Istituti Comprensivi che insistono sul territorio del Comune di Termoli presenterebbe incongruità nei numeri degli studenti rispetto alle fasce di complessità e attribuzione dei punteggi assegnati alle istituzioni scolastiche della Regione Molise per l’anno scolastico 2023/2024, in base a tali dati pubblicati, il comprensivo Achille Pace passerebbe ad essere primo e non ultimo per numero di studenti come da delibera approvata. Tali incoerenze, se confermate, renderebbero la deliberazione consiliare provinciale del 14.12.2023 non in linea rispetto a quanto stabilito dal Decreto Interministeriale n.127 del 30 giugno 2023. Se confermata, l’incongruità potrebbe arrecare grave pregiudizio e l’Ente Provincia potrebbe trovarsi esposto ad un contenzioso con aggravio di spese a carico dell’erario e responsabilità amministrative. Tanto premesso e articolato si insta per una rivalutazione in autotutela di quanto in narrativa salve e impregiudicate tutte le azioni previste dalla legge e dalle norme regolamentari a tutela dei diritti collettivi». In merito è intervenuto anche il giurista Vincenzo Musacchio: «Esprimo viva preoccupazione per le conseguenze del dimensionamento scolastico attese nel nostro piccolo territorio. Non mi sembra che l’Istituto di “Difesa Grande” abbia una situazione particolarmente critica. Conosco molto bene la situazione e conosco la dirigente scolastica, la professoressa Luana Occhionero, che ha preso in mano una scuola decadente e l’ha portata ad essere un’eccellenza. Il dimensionamento scolastico introdotto dal Governo con la Legge di Bilancio fa molto discutere ed inciderà proprio sui territori dell’intera provincia di Campobasso. Le nuove regole comporteranno nuovi tagli di autonomie scolastiche nei prossimi tre anni. Gli Istituti in tutta la regione sono 52, il prossimo anno dovranno scendere ancora ed entro il 2027 scendere ulteriormente. Numeri che minacciano la “sopravvivenza” di alcuni istituti anche in provincia di Isernia. A Termoli si rischia di avere istituti con un elevato numero di iscritti. A fronte di queste proiezioni credo vi siano i presupposti per il ricorso al Tar. Il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara ha voluto un cambio di normativa alzando la media regionale di alunni, ovviamente tenendo poi presente di una serie di parametri. Con questi nuovi numeri molti istituti della nostra provincia rischiano di perdere l’autonomia. Adesso i criteri di accorpamento saranno definiti dalla Regione e non dalla Provincia come ho letto erroneamente. Non so se ci sia una delibera regionale che ha già definito tali criteri di accorpamento. Se si ragiona solo sull’economia e sul numero degli alunni però si rischia molto. Se invece verranno introdotti dei correttivi “meritocratici” allora potremmo trovarci in una situazione migliore. Nella scuola come nella sanità non si può ragionare solo con criteri di cassa. Nella scuola si deve investire, anche nelle cd. aree interne della nostra provincia che rischieranno sicuramente di perdere plessi. Prendo una ferma posizione in difesa della scuola pubblica come presidio anche delle aree interne. Non sono contro il dimensionamento scolastico ma quest’ultimo va fatto con criteri oggettivi legati anche ai risultati ottenuti dagli istituti in fase di soppressione. Il Molise lo sappiamo si trova in una posizione particolarmente critica, avendo alcune situazioni in deroga, ed è pertanto una delle realtà più a rischio di accorpamento di altre. Questo però non vuol dire arrendersi. Mi rivolgo alla Regione Molise ed alla Provincia di Campobasso affinché tutelino le istituzioni scolastiche virtuose e soprattutto quelle periferiche come la nostra. Sono al fianco dei consiglieri Decaro e Scurti e auspico che la loro richiesta di revoca del dimensionamento sia accolta». Ma la questione sta facendo ribollire di rabbia i genitori degli alunni del Comprensivo. In un gruppo che contiene almeno 150 di loro si fa strada la protesta con sit-in davanti la scuola e una raccolta firme: «Invitare quanti più residenti possibile per allargare la discussione, il coinvolgimento, la notorietà del problema e raccogliere nuove risorse preziose (conoscenze, capacità, voglia di fare). Inutile lamentarsi privatamente, se poi non si partecipa attivamente ad un gruppo di discussione che potrebbe tentare di cambiare le cose, talvolta basta la sola presenza, altre volte una parola, altre volte una firma. Non sono poi sforzi enormi considerato che c’è in ballo la vita del nostro quartiere e che il prossimo passo, un domani, potrebbe essere la decisione di chiudere completamente la scuola! A livello di genitori noi rappresentanti di istituto a breve avremo un incontro con la preside in cui chiederemo sicuramente delucidazioni e possibili alternative». Infine, la nota durissima dell’associazione “Il Mosaico”, presieduta, oltretutto, da un consigliere comunale di maggioranza, Enrico Miele. «L’Associazione “Il Mosaico”, composta soprattutto da genitori del quartiere di Santa Maria degli Angeli, sta raccogliendo in queste ore preoccupazioni e appelli accorati per via delle notizie diffuse dagli organi di stampa sul ridimensionamento scolastico e, nella fattispecie, sulla perdita dell’autonomia scolastica del comprensivo Difesa Grande. Una valutazione, da quanto si apprende, basata su freddi numeri messi però serialmente in discussione e che sembrerebbero addirittura errati per difetto. Crediamo che la Scuola in questione svolga un ruolo essenziale in un territorio di frontiera e abbia dimostrato di essere un’eccellenza per capacità formativa e varietà di iniziative culturali e sociali messe in campo. Pertanto invitiamo a sospendere ogni decisione e proponiamo una riflessione più approfondita e completa, che non indebolisca un essenziale presidio culturale e sociale in un quartiere già fortemente penalizzato. Ascoltare le parti interessate ed in primis i genitori e’ indispensabile per evitare errori irreparabili».