«Dare voce al dolore, e trasformarlo in ricerca». Assume un connotato di protesta e di proposta, politicamente parlando, l’adesione della Rete della Sinistra-Termoli Bene Comune, alla fiaccolata del prossimo 29 dicembre, quella organizzata dalle associazioni Faced e Città invisibile, a un mese dalla tragedia di Pozzo Dolce. La componente di sinistra radicale, che viene rappresentata dalla consigliera Marcella Stumpo sui banchi dell’opposizione in Comune, ha aderito alla fiaccolata silenziosa che il 29 dicembre attraverserà il centro cittadino e cercherà di far sentire ancora in mezzo a noi il giovane morto a Pozzo Dolce e i tanti altri andati via senza rumore. «Saremo presenti insieme a chi, e speriamo siano tanti, non riesce ad accettare che alcuni di noi siano considerati merce senza valore, pericolo, fastidio o nel migliore dei casi un vuoto da attraversare senza guardare. Anche il silenzio può essere grido altissimo, e ridare voce al silenzio di tante esistenze; anche senza parlare si può condividere il dolore per chi non c’è più e trasformarlo in ricerca di senso e di risposta: risposta che non può essere altro che presa in carico di questa umanità dolente da parte delle istituzioni, e volontà di organizzare interventi strutturali laddove mancano anche quelli emergenziali, se togliamo quelli dei volontari, in modo da strappare quel mantello di invisibilità che avvolge i senza fissa dimora, e in genere il disagio sociale. Con l’intenzione testarda di non far spegnere i riflettori sulla tragedia recente, e di ottenere finalmente una programmazione concreta e attenta ai tanti variegati aspetti di questo tema, il 29 cammineremo domandando, come nelle selve del Messico. Senza stancarci di esigere risposte da chi ha il dovere di agire per tutti i cittadini. Ma proprio tutti; in nome della Costituzione, e prima ancora della legge morale che ci impone di rimanere umani».