Nonostante ora sia a capo dell’amministrazione nel suo complesso, il vice sindaco reggente Vincenzo Ferrazzano ha sempre avuto un occhio particolarmente attento sui Lavori pubblici, delega che detiene dall’avvio del mandato. Nell’ultimo Consiglio comunale è stato approvato l’ultimo Piano triennale, prima del voto che a giugno segnerà il nuovo corso politico locale. Occasione per fare un bilancio (nel bilancio) dell’attività portata avanti dall’estate del 2019 a ora.
«Il ruolo rafforzato che il nuovo codice dei contratti e delle concessioni attribuisce alla partecipazione alla trasparenza, impone un processo di pianificazione e programmazione che non sia patrimonio esclusivo di volta in volta del dirigente tecnico o di quello contabile – ha premesso Ferrazzano – ma che sia frutto di un’attenta e unitaria valutazione di tutto il management e che, allo stesso tempo, coinvolga in modo adeguato anche la parte politica (Giunta e Consiglio), migliorandone i tempi e i modi di costruzione e anche i soggetti esterni, primi fra tutti, gli altri enti locali.
Il Piano che abbiamo portato all’approvazione del Consiglio, si è caratterizzato per una costruttiva dialettica fra le parti e grazie a questo approccio, il documento finale ha cercato, prendendo spunto dal precedente documento e tenendo conto dello stato di realizzazione attuale delle opere e di quello prospettico, proiettato al 31 dicembre, di conciliare tra loro le richieste, dei consiglieri, della società civile attraverso le sue associazioni e degli altri enti locali interessati, coi vincoli tecnici, quali i vincoli di bilancio, di indebitamento, quelli di legge per il completamento di opere già avviate, nonché gli stringenti vincoli di finanza pubblica dettati dall’obbligo del pareggio di bilancio. Voglio a questo punto sottolineare le opere previste nel precedente piano 2023 e che sono state portate a compimento o che hanno visto concluso l’iter delle procedure per il loro affidamento e sono in corso di realizzazione». Il Piano poggia su due aspetti cardini: limitare le opere previste a carico dei fondi comunali per le ovvie ristrettezze economiche in entrata; intensificare la programmazione degli interventi a carico degli Enti quali Provincia, Regione, Stato e Unione europea. «Tale programmazione sta dando frutti concreti grazie a un attento controllo dei bandi, uno studio accurato delle premialità, una valida progettualità e soprattutto la capacità di seguire su tutti i tavoli le nostre proposte per portarle ad obiettivo e ottenere per la città il più alto numero di finanziamenti. Parte della puntuale revisione del programma 2023-2025 dal suo stato di realizzazione, dallo stato attuale delle progettazioni, della disponibilità finanziaria e dei nuovi finanziamenti ottenuti. Si punterà sulla manutenzione del patrimonio dell’Ente, delle strutture scolastiche, delle strade, della pubblica amministrazione, dei giardini pubblici. Non soltanto, puntiamo a una riqualificazione strutturale della città, passando dall’arredo urbano alla riqualificazione energetica degli immobili, al nuovo piano di traffico e di quello sostenibile di mobilità urbana (Pums), a una migliore funzionalità e vivibilità del contesto urbano. In particolare, daremo attuazione al project financing del trasporto pubblico urbano e del centro di preparazione pasti». Nel lungo excursus, sottolineati il completamento dei lavori di realizzazione e di valorizzazione del sistema diffuso del mare, attraverso la mobilità sostenibile, col primo tratto della pista ciclabile da 5 milioni di euro; i lavori di realizzazione del secondo lotto della pista ciclabile che collega il Parco comunale con la zona del Porto, per 330mila euro; l’inizio dei lavori, ora appaltati, del completamento della pista ciclabile Campomarino-Montenero di Bisaccia, per 24 milioni di euro; i lavori di adeguamento e ristrutturazione degli edifici scolastici oggetto dei finanziamenti coi fondi Pnrr; inoltre, la costruzione del nuovo edificio scolastico a contrada Colle della Torre e l’inizio dei lavori di delocalizzazione del depuratore del porto, in quanto si è concluso l’iter della conferenza dei servizi con l’ottenimento di tutti i pareri dei vari Enti competenti». Poi, arriva il piatto forte: «L’avvio dei lavori di rigenerazione urbana dell’area “Pozzo Dolce”, oggetto di un finanziamento di 5 milioni di euro, intervento nel quale è prevista anche la realizzazione di un teatro con circa 700 posti a sedere, opera quest’ultima che la città attende da tanto tempo». Novità significativa, dunque. «La complessità e l’ampiezza delle opere pubbliche preventivate nel triennio, certamente non esaustive rispetto al fabbisogno della città, lascia immaginare quanto sia difficile costruire percorsi di priorità in presenza del limite delle risorse spendibili. Di qui la possibilità di avvalersi anche delle disposizioni previste nel decreto legge 25 gennaio 2008 (numero 112), convertito con modificazioni in legge il 6 agosto 2008 (n. 113), e dunque delle risorse provenienti dal piano per la ricognizione e la valorizzazione del patrimonio immobiliare del Comune, con cui sono stati individuati i beni oggetto di possibile dismissione immobiliare, perché non più strumentali all’esercizio delle funzioni istituzionali, generando così risorse straordinarie da impiegare e valore aggiunto da realizzare, questo perché nella costruzione del Bilancio, come più volte detto, lo scenario normativo non lascia spazio alla sola autonomia finanziaria del Comune, se non attraverso l’acquisizione di strumenti finanziari propri, chiamando la politica a muoversi con sempre maggiore attenzione, consapevolezza e lungimiranza nei processi decisionali e nelle scelte da tradurre poi nella complessa architettura del documento di bilancio programmatorio». Il vice sindaco reggente Ferrazzano conclude, asserendo che «Molto lavoro è stato fatto, ma molto ancora c’è da fare, soprattutto nello snellimento delle procedure e fasi burocratiche. Gli Uffici stanno lavorando ai limiti delle proprie possibilità e devo ringraziare tutta la struttura dell’assessorato ai Lavori pubblici, che è sottoposto a un duro e proficuo lavoro». Lavoro, che la prossima amministrazione, quale che sia, sarà chiamata a proseguire.