Si tornerà a parlare del project financing sul cosiddetto “Tunnel” in Consiglio comunale, in queste ultime settimane di mandato. L’iniziativa è stata assunta dalle consigliere di opposizione Marcella Stumpo e Daniela Decaro, rispettivamente della Rete della Sinistra-Termoli Bene Comune e dei gruppo civico Termoli 2024, che hanno protocollato una mozione chiedendo che si esprima l’Anac con un parere di precontenzioso sulla finanza di progetto “Mobilità sostenibile”, vista la diffida della ditta che aveva ottenuto l’aggiudicazione ad ottemperare. Posizione di minoranza che viene spiegata da Pino D’Erminio: «Il Consiglio di Stato, con sentenza 3639/2023, ha annullato la sentenza 209/2019 del Tar del Molise, che ha accolto il ricorso del Comitato No Tunnel contro la finanza di progetto “Mobilità sostenibile”, consistente nella realizzazione di un tunnel stradale dal porto al litorale nord e di un complesso immobiliare polifunzionale, metà pubblico e metà privato, di 110.000 metri cubi, che comporterebbe lo sbancamento del Piano di Sant’Antonio e del piede del Pozzo Dolce. L’annullamento del Consiglio di Stato è stato disposto per difetto di legittimazione ad agire del ricorrente Comitato No Tunnel, non nel merito delle illegittimità riconosciute dal Tar Molise.
A seguito della sentenza del Consiglio di Stato, il titolare della società promotrice della finanza di progetto, società cancellata dal registro imprese, ha diffidato il Comune di Termoli a «porre in essere tutti gli atti amministrativi necessari a dare esecuzione al progetto di finanza, […] rappresentando di avere provveduto a costituire una società veicolo per la sua realizzazione ed a sottoscrivere i relativi accordi finanziari con fondi di investimento e banche per la provvista finanziaria di sua competenza».
La pretesa del promotore di riprendere la finanza di progetto dal punto in cui si è interrotta il 6 giugno 2019 (data di pubblicazione della sentenza del TAR Molise) è infondata per plurime ragioni. Il finanziamento del FSC 2007-2013 di 5 milioni, relativo al tunnel, non è più disponibile, in quanto è stato riprogrammato sulla realizzazione di un parcheggio multipiano in Piazza Donatori di sangue. Quand’anche ciò non fosse avvenuto, non sarebbe stato possibile erogarlo, per la difformità del progetto andato a gara ed aggiudicato rispetto a quello approvato dalla Regione Molise, che comprende il tunnel ed il parcheggio pubblico, ma non la quota dell’immobile da dare al privato. Il Piano economico-finanziario abbinato alla finanza di progetto risale al 2015 ed è del tutto superato, dato l’incremento che ha interessato i costi in edilizia. La finanza di progetto è inoltre inficiata da diverse illegittimità: sia quelle riconosciute dal Tar del Molise, consistenti nella mancata verifica di assoggettabilità alla Vas (valutazione ambientale strategica) e nella solo parziale verifica di assoggettabilità alla Via (valutazione di impatto ambientale); sia avendo posto a base di gara l’ammontare dell’investimento del promotore, non quello, ben più elevato, dei ricavi concessori e da cessione in proprietà al privato della metà dell’immobile polifunzionale. Se tutto ciò non bastasse, come si è detto, la società promotrice della finanza di progetto non esiste più e non può “reincarnarsi” per metempsicosi in una “società veicolo”.
Resta da stabilire se il promotore abbia diritto ad un risarcimento per responsabilità precontrattuale del Comune. Tale eventualità è piuttosto recondita, date le menzionate illegittimità della finanza di progetto. Neanche si può invocare la lesione del “legittimo affidamento” del promotore sulla realizzazione dell’intervento, dato che il Comune non ha fatto nulla per alimentare una tale aspettativa.
Per fare chiarezza sulla questione, la Giunta comunale il 30/11/2023 ha incaricato un legale di fornire un parere pro veritate; a seguito della rinuncia di questo legale, ne è stato incaricato un altro il 23/01/2024. Indipendentemente dal parere espresso dal legale interpellato, il 05/03/2024 le consigliere comunali Marcella Stumpo e Daniela Decaro hanno presentato una mozione da portare in Consiglio comunale, per impegnare la Giunta a chiedere all’Anac un parere di precontenzioso, che sarebbe ben più autorevole di un parere legale».
Nella mozione si evidenzia che «la pretesa di Franco Antonio De Francesco di dare esecuzione alla finanza di progetto “Mobilità sostenibile” (CUP G31B15000320007) non può in nessun modo essere presa in considerazione perché il finanziamento di 5 milioni del FSC 2007-2013:
è stato riprogrammato sulla realizzazione del multipiano in Piazza Donatori di sangue;
quand’anche ciò non fosse avvenuto, non sarebbe stato possibile erogarlo per la difformità del progetto andato a gara ed aggiudicato rispetto a quello approvato dalla Regione Molise;
il PEF del 2015 è del tutto superato, dato l’intervenuto incremento dei costi in edilizia;
l’eventuale richiesta di De Francesco di ottenere senza gara l’aggiudicazione della finanza di progetto relativa alla “Rigenerazione urbana” (CUP G31B21003250005), come se questa fosse la continuazione della finanza di progetto “Mobilità sostenibile” è improponibile, perché, per quanto “Rigenerazione urbana” coincida progettualmente con “Mobilità sostenibile” tolto il tunnel, si tratta comunque di due progetti diversi con CUP distinti;
in ogni caso, De Francesco Costruzioni sas non esiste più e non è surrogabile da una ipotetica diversa “società veicolo”;
resta da valutare se ed eventualmente in che misura Franco Antonio De Francesco possa pretendere dal Comune di Termoli un risarcimento per responsabilità precontrattuale dell’Ente, a seguito della mancata conclusione del procedimento relativo alla “Mobilità sostenibile”, eventualità che, prima facie, non sembra fondata, avendo lo stesso promotore radicalmente alterato il progetto approvato dalla Regione, introducendo i compendi immobiliari da conferire in proprietà al promotore medesimo, ed essendo stato posto a base di gara l’ammontare dell’investimento del promotore, non quello, ben più elevato, dei ricavi concessori e da cessione in proprietà al privato di compendi immobiliari;
l’ANAC tra i suoi compiti ha anche quello di esprimere pareri di precontenzioso, se richiesta dalla stazione appaltante, sulla base del relativo Regolamento, approvato con delibera n. 267 del 20 giugno 2023, in vigore dal 1° luglio 2023;
il parere dell’ANAC, pur non avendo valore di sentenza, è più autorevole di un parere legale pro veritate ed è vincolante per l’Istante.
Tutto ciò premesso e considerato, il Consiglio comunale Impegna il vicesindaco reggente e la giunta a presentare all’Anac istanza di parere di precontenzioso riguardo alle pretese di Franco Antonio De Francesco, dandone contestuale comunicazione alla controparte tramite PEC, come disciplinato dall’art. 5, comma 2, del Regolamento in materia di pareri di precontenzioso».