Ore decisive per le sorti della coalizione progressista in vista delle elezioni amministrative di Termoli. Se da un lato nemmeno il passo d’addio del Movimento 5 Stelle ha fatto vacillare la “Voglia di Termoli” di Joe Mileti, candidato che tira dritto per la sua strada, visto che ha addirittura triplicato le liste civiche in suo appoggio, la grana politica più grossa è quella del Partito democratico, che un po’ si era assunto la paternità di questa scelta, assieme agli alleati di Costruire Democrazia (i primi a sfilarsi), Italia Viva e Socialisti, che hanno deciso di unirsi in una sola lista, la civica VotaxTe e appunto i pentastellati. Il confronto dem è serrato, perché c’è chi spinge per riconoscere la figura di Mileti, a prescindere dalla rottura col M5S, e chi invece non vuole percorrere vie alternative, ma intende perfezionare un’alleanza su basi solide come accaduto a Campobasso, con Marialuisa Forte. Per questo, due gli snodi ieri, la convocazione della direzione regionale del Pd e un vertice romano, probabilmente con Davide Baruffi, segretario nazionale Enti Locali per Elly Schlein, a cui hanno preso parte il segretario regionale Ovidio Bontempo, il commissario di circolo Antonio Giuditta e il segretario di federazione Oscar Scurti. Missione finalizzata a dare fiducia alla “Voglia di Termoli”.

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