Era dal 19 marzo del 1983 che una folla così acclamante e devota non si radunava al porto di Termoli, oltre 41 anni fa accolse Papa Giovanni Paolo II, ieri sera, alle 18, è stata “abbracciata” la statua della Madonna di Fatima, che in pellegrinaggio dal santuario portoghese dove è custodita (assieme all’originale e altre 12 copie itineranti) aprirà il cuore di chi la andrà a visitare nella chiesa di San Timoteo. Straordinaria l’accoglienza riservata alla figura mariana, trasportata con l’elicottero della Guardia di Finanza e che ha visto all’arrivo esplodere la gioia dei fedeli, assieme alle autorità civili, religiose, militari e alle associazioni di volontariato. Una festa collettiva, che ha sprigionato energia positiva e preghiera, in un momento così difficile della nostra storia. Quando pale e rotori dell’elicottero si sono fermati, il vescovo e le autorità presenti sono entrate nell’area delimitata. Dall’elicottero è sceso un Padre missionario con tra le braccia la Madonnina, consegnata al parroco di San Timoteo, don Benito Giorgetta, che a sua volta tramite i coniugi Casciotto, è stata portata al vescovo Gianfranco De Luca, Il bacio di don Benito Giorgetta alla sacra effigie, artefice del pellegrinaggio, supportato dal vescovo Gianfranco De Luca, ha fatto lanciare coriandoli sul piazzale di un porto letteralmente blindato e gremito di gente. Il tragitto fino a dove risiede il monumento alla Gente di Mare, luogo prescelto per l’incoronazione e l’intronizzazione della Madonna sulla portantina e per i saluti e gli interventi, introdotto da padre Michele, che ha condotto l’intera cerimonia, arricchita dalle suggestive note musicate dalla Fanfara dei Carabinieri. Centinaia, se non migliaia di fazzoletti bianchi si sono levati in cielo, con le persone assiepate ovunque, sia al porto che su via Carlo del Croix e via del porto. A intervenire il vice sindaco reggente Vincenzo Ferrazzano, il presidente della Regione Francesco Roberti, lo stesso don Benito Giorgetta, che ha letto la preghiera, e il vescovo De Luca. Durante l’evento hanno suonato finanche le sirene dei pescherecci. Quindi, il corteo si è mosso per raggiungere il centro cittadino, tra due ali di folla esultanti e innumerevoli video, dirette, foto, scattate sui lati della strada. In processione dal porto per via Aubry, via Roma, Corso nazionale e Corso Umberto, fino all’arrivo nella chiesa. Un trasferimento ordinato, che ha colto di sorpresa i pochi che non ne erano a conoscenza, seduti ai tavoli del bar, mentre con l’altoparlante e il megafono si invocavano l’Ave Maria e le preghiere alla Madonna. Enorme anche il riverbero social di questo avvenimento, che si caratterizzerà da qui a domenica 5 maggio per essere una delle maggiori iniziative del 2024. Fedeli venuti anche da lontano, perché l’affidarsi alla madre di Gesù è considerata un dono speciale, che qui significherà cogliere anche l’indulgenza plenaria, di cui è stato letto il decreto sottoscritto da Papa Francesco. Commozione sui volti e negli occhi di bambini, genitori, disabili, anziani. Tre bambini hanno impersonato i tre pastorelli ai quali la Madonna apparve nel 1917, ossia Giacinta, Francesco e Lucia. In venerazione anche le reliquie dei due Santi Pastori (Francesco e Giacinta) e anche un mantello di Santa Giacinta, collocate in chiesa dinanzi la statua della Madonna. Dinanzi la chiesa una stazione di attesa, perché la chiesa è Giubilata, in quanto è stata ricevuta l’Indulgenza plenaria per tutta la durata della permanenza della Madonna di Fatima, qui letta la bolla con la quale è stata concessa l’Indulgenza plenaria. Presenti anche cinquanta bambini della scuola materna che hanno deposto un omaggio floreale e subito dopo è stato dato inizio alla celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo diocesano. Buon pellegrinaggio a tutti. Per tutta la settimana la chiesa resterà aperta dalle ore 07,00 alle 23,00, eccetto il 28 aprile, che rimarrà aperta per tutta la notte
Emanuele Bracone

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